Visto il “progressivo deterioramento della situazione di sicurezza”, la Farnesina sconsiglia i viaggi in tutta la penisola del Sinai comprese le località balneari di Sharm el-Sheik, Dahab, Nuweiba e Taba. Come si legge sul sito “viaggiaresicuri”, dove sono disponibili informazioni di carattere generale sui Paesi esteri, tra cui quelle relative alla situazione di sicurezza, sono da evitare “tutti i viaggi non indispensabili in Egitto in località diverse dalle aree turistiche dell’alto Egitto, della costa continentale del Mar Rosso e di quella del Mar Mediterraneo”. L’avviso è legato al “clima di instabilità e turbolenza” che spesso “sfocia in gravi turbative per la sicurezza”. Questa situazione conferma dunque “la possibilità di azioni ostili di stampo terroristico in tutto il Paese, eventualità di cui ogni connazionale che si rechi in Egitto, anche nelle aree turistiche, deve essere pienamente consapevole anche alla luce dell’attentato a Taba che ha coinvolto turisti stranieri e delle minacce diffuse di recente da gruppi jihadisti”. La situazione appare particolarmente problematica “nella regione al confine con la Striscia di Gaza, oltre che al Cairo, ad Alessandria, nelle altre principali città del Delta e del Canale di Suez e in tutta la Penisola del Sinai, ove si registra uno stato di tensione significativo dovuto innanzitutto all’attività di cellule terroristiche jihadiste”. Altro fattore di rischio nella Penisola del Sinai, avverte la Farnesina, “è legato alla presenza di tribù beduine che si sono in passato rese responsabili di atti di intimidazione e di violenza come blocchi stradali (che hanno coinvolto anche gruppi connazionali), ripetuti sequestri, anche di turisti, in particolare nella zona di Nuweiba e in direzione del monastero di Santa Caterina”. Si consiglia quindi “di evitare escursioni fuori dalle istallazioni turistiche ed attenersi tassativamente alle indicazioni diramate dalle autorità locali”.