Il governo di Kiev è in mano ai neonazisti? Molti membri dell’esecutivo che ha rovesciato Yanukovich farebbero parte di movimenti ultranazionalistici e antisemiti. Uno su tutti l’Unione Pan-Ucraina “Libertà”, nota come Svoboda, il partito nazionalsocialista ucraino. Come dovrebbero muoversi l’Europa e la Nato? Lo abbiamo chiesto a Fiamma Nirenstein, giornalista, vicepresidente della Commissione esteri della Camera con l’ultimo governo Berlusconi.
Tra le forze che hanno ribaltato Yanukovic, prendendo possesso del nuovo governo ucraino, ci sarebbero elementi neonazisti, antisemiti e perfino personaggi legati al terrorismo ceceno e ad Al-Qaeda.
Io ora non so se abbiamo legami con il terrorismo ceceno, si dice anche questo, ma credo che in tutta questa vicenda sia fondamentale capire bene la dislocazione delle forze, in maniera da non soggiacere alla propaganda di una parte o dell’altra.
Ci spieghi.
Da una parte abbiamo i russi che si presentano come difensori delle minoranze e come una forza che si contrappone a questi neonazisti; una cosa che legittimerebbe, secondo loro, l’invasione della Crimea. Mentre dall’altra parte troviamo un altro tipo di propaganda che tende a vedere i russi come invasori – aggressivi e oppressivi – che mirano a espandersi sempre più.
Ma lei cosa pensa?
Io sono a Gerusalemme e ho incontrato una delegazione di ebrei ucraini che sostengono che gli ebrei in Crimea, in gran parte, sono contro la presenza della Russia. Ci sono stati gesti di aggressività nei confronti delle sinagoghe in Crimea. Qui, a Simferopoli, il rabbino Misha Kapuskin ha esposto la bandiera dell’Ucraina insieme a quella israeliana, dopo che sulla sinagoga era stato scritto “morte agli ebrei”. Non c’è alcun dubbio che c’è una prolungata presenza antisemita di carattere nazionalistico che, non dimentichiamoci, negli anni del nazismo si è concretizzata in una simpatia verso Hitler delle milizie ucraine, che si unirono ai nazisti nella persecuzione agli ebrei.
Il partito Svoboda, nato nel 1991 col nome esplicito di Partito nazionalsocialista dell’Ucraina, è antisemita e ha diversi membri al governo.
È un fatto strutturalmente molto preoccupante. Nel 2012, quando questo partito si presentò alle elezioni, l’Europa agì concretamente, presentando una carta contro l’antisemitismo. Sono convinta che in quel caso l’Europa giocò un ruolo decisivo nello stoppare un fenomeno che stava diventando gigantesco. Ecco, deve farlo anche oggi.
In che modo?
Visto che si vogliono dare forti aiuti economici all’Ucraina bisogna farlo in modo condizionale, a patto che l’Ucraina si impegni a fermare questo fenomeno, agendo coraggiosamente contro questi personaggi che fanno parte del governo: devono essere allontanati. Però…
Però?
Dall’altra parte, tutto questo non giustifica il comportamento di Putin. In questa vicende ci sono due poli da prendere in considerazione. Da una parte, bisogna capire le istanze di libertà dell’Ucraina (purché venga attivata una politica condizionale nei confronti dei neonazisti), e dall’altra essere ugualmente severi nei confronti di Putin che non si può permettere di inviare le sue truppe laddove vi sono minoranze di lingua russa. È una politica aggressiva, mentre avremmo bisogno di una Russia pacifica. Si deve stare molto attenti e agire con i guanti.
E la posizione degli Stati Uniti come la giudica?
Gli Usa devono esercitare un ruolo di leadership. Obama dovrebbe muoversi con più coraggio e decisione. Noi tutti ripudiamo la guerra, ma bisogna pur difendersi: ne va della libertà e dell’incolumità dei civili. Se la Nato, in cui l’America ha un ruolo predominante, avesse mostrato un po’ di muscoli Putin ci avrebbe pensato due volte. Non parlo di armi atomiche, per carità, ma quando uno muove le truppe non si può stare alla finestra a guardare.
Come muoversi dunque?
Per quanto riguarda l’Unione Europea, do molta importanza alla prossima riunione in cui si incontreranno tutti i ministri degli Esteri. Spero prendano una posizione decisa contro l’invasione armata di qualsiasi settore territoriale (di lingua russa e non), dimostrando appunto a Putin che non è l’unico ad avere i muscoli. L’Europa non può permettersi di passare per inerme. D’altra parte, ripeto, si deve dire chiaro e tondo al governo ucraino che se vuole godere degli stanziamenti, deve allontanare questi ultranazionalisti, neonazisti e antisemiti ora in Parlamento.
Cosa pensa del Majdan e della cacciata di Yanukovich?
L’Ucraina voleva un nuovo governo e c’è stata una buona rivoluzione, che è servita a cacciare un pessimo leader – corrotto, pazzoide e prepotente – ma allo stesso tempo all’interno di questa stessa rivoluzione ci sono degli elementi che devono essere bloccati.
(Fabio Franchini)