La tanto temuta escalation forse sta cominciando veramente. Un ufficiale ucraino è stato ucciso nel tentativo di attaccare una base militare dell’esercito ucraino in Crimea. In seguito le truppe senza alcun distintivo di riconoscimento sono riuscite nell’intento e tutti i militari ucraini sono stati arrestati. E’ il primo morto da quando Putin ha comandato l’invasione militare della Crimea, invasione poi sancita dal referendum farsa che ha visto prima la proclamazione dell’indipendenza e poi oggi la firma dell’annessione della regione alla Federazione russa. Il governo di Kiev ha lanciato l’allarme: si è passati alla fase di guerra, anche se i soldati che hanno effettuato l’attacco non mostravano alcun distintivo di riconoscimento, una tecnica usata per tutta l’invasione militare della Crimea dalle forze russe. L’attacco si è svolto a Simferopoli. Inutili le (poche) sanzioni decise dall’occidente e dagli Stati Uniti nei confronti della Russia, mentre è stato annunciato che la Russia non verrà invitata al prossimo G8. Anche l’Unione europea non ha riconosciuto ufficialmente l’annessione della Crimea firmata oggi da Vladimir Putin.



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