Si parla già di possibili brogli elettorali, le elezioni amministrative sono un test importantissimo per il premier turco Erdogan, da mesi nell’occhio del ciclone per una contestazione popolare sempre più massiccia e per uno scandalo corruzione che ha coinvolto centinaia tra poliziotti e magistrati. Oggi dunque si vota, sono cinquanta milioni i turchi chiamati alle urne, si voterà fino alle 17. E intanto si comincia con il caso dell’ora legale, in quanto Erdogan aveva chiesto di aspettare 24 ore per cambiarla, ma molti seggi l’hanno cambiata lo stesso. Erdogan è il leader della Turchia dal 2002, a capo del partito islamico che in più riprese ha cercato di far passare leggi fondamentaliste scontrandosi con la popolazione, e allo stesso tempo cercando di far entrare la Turchia in Europa. Tale è la tensione in Turchia che negli ultimi giorni Erdogan si è reso autore di due discussi provvedimenti, prima facendo chiudere Twitter (poi riaperto per ordine dell’alta corte turca) e quindi youtube, accusando le opposizioni di diffondere false notizie e insulti sul suo conto. Ad agosto ci saranno poi le elezioni politiche dove Erdogan si gioca il futuro, anche se per legge non può candidarsi al quarto mandato come premier. Infatti sta cercando da tempo di trasformare la Turchia in repubblica presidenziale in modo da essere letto come presidente e conservare gli stessi poteri da premier. A suo vantaggio resta la grande ascesa economica che la Turchia ha fatto con lui al potere. 



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