“Erano cecchini anti-Yanukovich a sparare sulla folla a Piazza Maidan”. La notizia, riportata da Russia Today, prospetterebbe dunque inquietanti risvolti circa gli incidenti a Kiev nel corso della protesta filoeuropea e antigovernativa. La mano che ha premuto il grilletto sarebbe dunque  “amica”, visto che sarebbero stati gli stessi rivoltosi anti-russi a provocare 99 morti e centinaia di feriti tra le migliaia di persone che si riversarono in Piazza Maidan, cuore pulsante della rivolta contro il governo di Kiev. Ad avvalorare questa tesi una telefonata risalente al 26 febbraio tra Usmar Paet, ministro degli Esteri dell’Estonia, e Catherine Ashton, rappresentante europea, intercettata dai servizi segreti ucraini del leader deposto, Viktor Yanukovich. Nel corso della conversazione, Paet racconta quanto gli è stato riferito da Olga Bogomolets, capo dei medici intervenuti in piazza (una fonte quindi non ostile ai rivoltosi). Il ministro ha detto: “I cecchini non erano uomini di Yanukovich, bensì membri della nuova coalizione. Olga mi ha detto che le persone uccise dai cecchini , sia i poliziotti, sia i manifestanti, sono stati uccisi dagli stessi cecchini”.



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