Stephen Sutton è morto a 19 anni di età, vittima di un tumore che lo aveva aggredito diversi anni prima e contro cui aveva lottato strenuamente. Ma il suo nome viene ricordato per l’incredibile successo della campagna di raccolta fondi per curare il tumore nei giovani lanciata dal suo letto di ospedale, che al momento della sua morte aveva raggiunto i due milioni di sterline e adesso continua a crescere: si è arrivati infatti a quattro milioni. Una storia la sua che ha commosso il mondo, una storia di ottimismo e speranza nonostante la morte inevitabile. Le sue immagini sorridenti sul letto di ospedale hanno fatto il giro del mondo e in tantissimi compresi vip del mondo dello spettacolo o politici hanno donato al fondo di carità da lui istituito. Circa duemila persone sono giunte ieri alla cattedrale di Lichfield nello Staffordshire dove si tiene una veglia funebre di due giorni, poi il funerale vero e proprio si terrà in forma privata questo pomeriggio. Ieri la gente ha fatto la fila fino a mezzanotte per salutare Stephen, e in molti, compreso il sacerdote che guidava la veglia, hanno salutato la bara con il pollice alzato, il segno che Stephen aveva reso il suo simbolo quando era nel letto di ospedale.