E’ guerra aperta in un Iraq sprofondato nel giro di pochi giorni nel caos totale. I ribelli di Isis, legati ad Al Qaeda, stanno mettendo a ferro e fuoco il paese attaccando e occupando città dopo città. E adesso marciano verso la capitale Baghdad dove il governo sembra paralizzato e incapace di muoversi così come l’esercito iracheno che quasi non combatte. Combattono invece i soldati curdi nel nord del paese che hanno contrattaccato in varie zone liberando la città di Kirkuk, importante centro petrolifero iracheno. L’Iraq ha chiesto aiuto agli Stati Uniti mentre la Turchia ha minacciato l’intervento militare dopo il sequestro ieri del personale del consolato turco a Mosul. A Mosul ieri è stato panico totale con circa 500mila cittadini che si sono messi in marcia per fuggire dalla città occupata dai ribelli. Anche l’Iran ha annunciato di essere pronta a intervenire per combattere i fondamentalisti islamici. E adesso dopo qualche apparente incertezza è arrivato l’atteso intervento di Obama. Il presidente americano ha infatti detto di star esaminando ogni tipo di opzione di intervento militare per distruggere la minaccia jaedista.