Non solo Pakistan, evidentemente. Nonostante i proclami contro il fondamentalismo islamico, la caccia e le condanne nei confronti dei Fratelli musulmani da parte della giunta militare che governa il paese, anche l’Egitto mette in pratica la legge sulla blasfemia. Dimyana Abdel Nour, una maestra cristiana da tempo accusata di blasfemia, è stata adesso condannata a sei mesi di carcere. L’accusa è quella di aver parlato non troppo bene, sminuendolo, del profeta Maometto ai suoi alunni. Il caso ha visto lo stesso preside, un musulmano, difendere la donna, ma nonostante questo è scattata l’accusa e poi la condanna. Ad accusarla tre alunni, mentre tutti gli altri componenti della classe l’hanno scagionata, ma non è bastato. Dal 2011, quando i Fratelli musulmani presero il potere, i processi per blasfemia in Egitto sono aumentati del 100% e continuano ancora oggi perché tra le autorità giudiziarie e anche tra i membri del governo ci sono molti islamici di tipo fondamentalista.