La Cnn ha dato la notizia, riprendendo fonti dell’Intelligence USA: sembra dunque che alcuni sospetti siano confermati e che il missile che ha abbattuto ieri il Boeing 777 della Malaysia Airlines sia stato lanciato proprio dai separatisti filorussi. La Nato stessa aveva affermato poco prima la sua preoccupazione riguardo le armi in mano ai ribelli, che sembrano in grado di raggiungere obiettivi di questo tipo. Anche l’ambasciatore americano all’Onu, Samantha Power, aveva spiegato durante la riunione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite che l’aereo “è stato probabilmente abbattuto da un missile terra-aria sparato da una località sotto il controllo dei separatisti nell’est dell’Ucraina”.



Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha accolto “con costernazione e profondo dolore” la notizia del tragico disastro aereo avvenuto ieri nei cieli dell’Ucraina. E’ quanto si legge in una nota diffusa di recente dal Quirinale. “In questo momento di lutto – scrive ancora il Capo dello Stato – a nome dell’intero popolo italiano, porgo alle famiglie delle vittime di ogni nazionalità l’espressione del più sentito e partecipe cordoglio”. L’Italia, conclude Napolitano, “è vicina a quanti sono stati colpiti dalla terribile sciagura, nella speranza che attraverso un convinto, leale e trasparente sforzo di collaborazione tra tutte le parti coinvolte, possa essere al più presto fatta piena luce sull’accaduto”.



Un video filmato durante le operazioni di partenza del volo MH17, abbattuto ieri in circostanze ancora poco chiare, è stato reso disponibile sulla rete. Nel video della durata di pochi secondi si sente uno dei passeggeri di nazionalità malesiana commentare: “Nel nome di Allah… mi sento un po’ nervoso…”. Il passeggero in questione è tale Md Ali Md Salim che lo ha postato sul suo account instagram poco dopo ed è stato visto da un amico che subito ha collegato di cosa si trattasse. Immagini quelle di questo video che col senno di poi offrono uno squarcio inquietante agli ultimi momenti di vita di 289 persone uccise senza alcun motivo solo poche ore dopo.



Il presidente russo Vladimir Putin sta cercando un dialogo con l’Ucraina, territorio dove da tempo ormai i separatisti filo-russi stanno combattendo, con il sostegno economico della Russia. Dopo che il Boeing 777 malesiano è stato abbattuto da un missile terra aria mietendo 298 vittime civili e non lasciando alcun sopravvissuto,  il leader della nazione russa ha dichiarato “Crediamo che la pace debba prevalere in terra ucraina e che contatti diretti tra tutte le parti dovrebbero essere avviati il più presto possibile”, intimando così il contatto con il presidente dell’Ucraina, Petro Poroshenko. “Spero che Poroshenko sia in grado di offrire a tutto il popolo ucraino, a tutte le persone, ovunque esse vivano, un modo per salvaguardare i legittimi diritti e interessi” ha aggiunto Putin, che ha specificato che l’accordo che sta ipotizzando con il presidente dell’Ucraina dovrà sancire una pace che sia “piena e duratura”.

Mentre i responsabili ucraini fanno sapere che non hanno utilizzato missili terra aria, con i quali sembra essere stato abbattuto il volo MH17, Catherine Ashton comunica che martedì prossimo, 22 luglio 2014, si riuniranno a Bruxelles i ministri degli Esteri proprio per discutere della tragedia che ha visto coinvolto il Boeing malese: anche il primo ministro dell’Inghilterra, David Cameron, si unisce al coro delle principali voci internazionali che richiedono di far luce sull’accaduto. Le sue parole sono state le seguenti “Se, come sembra possibile, è stato abbattuto” dice Cameron riferendosi al velivolo della Malaysia Airlines “allora i responsabili devono darne conto e non dobbiamo perdere tempo”. Il principe William si aggancia alle parole del primo ministro e esprime il cordoglio per tutte le vittime della tragedia, parlando a nome di tutta la famiglia reale inglese. Intanto, sul luogo del terribile incidente dove hanno perso la vita tutti i 298 passeggeri del volo, si cerca di districarsi tra i rottami e di riordinare le macerie: il tutto viene notevolmente reso difficile dalla presenza dei ribelli filo russi che impongono dei controlli rigidissimi (fino a tre prima di potersi avvicinare alla zona) e inoltre non c’è chiarezza su dove siano le scatole nere dell’aereo. Dalle ultime informazioni, sembra che due scatole nere di emergenza siano state ritrovate, anche se non è chiaro dove possano essere in questo momento: il fatto però non è confermato, in quanto lo stesso Oleksandr Borodai, che è il leader dell’autoproclamata Repubblica Popolare di Donetsk, ha dichiarato “Non posso confermare il ritrovamento”, smentendo però le voci che affermavano che le scatole nere fossero state ritrovare proprio dai separatisti e fossero tutt’ora in mano loro. Sicuramente, poter far fede sulle scatole nere sarà utile per chiarire la tragedia del volo MH17 che da Amsterdam viaggiava per Kuala Lumpur. 

Ieri, giovedì 17 luglio 2014, è stato abbattuto un Boeing 777 della compagnia malesiana Malaysia Airlines che sorvolava il cielo dell’Ucraina, che si è schiantato in al confine tra la Russia e l’ucraina stessa: i passeggeri a bordo erano 298, nessuno dei quali è sopravvissuto. Mentre in Australia si ascolta il minuto di silenzio per i 27 connazionali che hanno perso la vita in questa tragedia, uno dei leader dei separatisti filo-russi afferma che verrà concessa una tregua nella zona dell’incident, per la durata di quattro giorni totali. A riferirlo è Andrea Purguin, tramite l’agenzia russa Ria Novisti, e il motivo sarebbe appunto la possibilità di recuperare il il relitto del velivolo e il materiale per le indagini: intanto, i separatisti filo-ucraini respingono tutte le accuse che sentenziano la loro responsabilità in quest’orribile tragedia. E’ stata fatta intanto partire un’indagine internazionale per far luce sui responsabili dell’accaduto.

Dall’Australia arriva la richiesta diretta a Mosca per un’indagine approfondita, e si cercano di limitare le accuse infondate e senza prova: così traspare dalle parole del primo ministro australiano Tony Abbott; dall’America Hillary Clinton avverte Putin di essere andato troppo oltre. Ma in rete è esploso il sospetto che il missile terra aria che ha colpito il Boeing 777, volo MH17 con a bordo 298 passeggeri, non fosse diretto al volo di linea malese, bensì all’aereo personale dello stesso Vladimir Putin, che stava tornando da una Visita di Stato dai Caraibi. Il velivolo del presidente russo, in effetti, somiglia molto al Boeing malesiano e sembra che le due rotte si siano i crociate mezz’ora prima della tragedia avvenuta. 

Fa riflettere il titolo di testa del New York Times, che stamattina, a un giorno dalla tragedia aerea del Boeing 777 malesiano abbattuto giovedì 17 luglio 2014, recita così: “Vladimir Putin can stop this war” che significa “Vladimir Putin può fermare questa guerra”: “il conflitto si è protratto troppo a lungo” – riporta poi il New York Times –  “ed è diventato troppo pericoloso. C’è un solo uomo che può fermarlo, il presidente russo Putin”. Naturalmente, il NYT incalza una mossa di Putin, che consisterebbe appunto nel fermare i separatisti che stanno da tempo combattendo in Ucraina, interrompendo gli aiuti economici e la scorta di armi. Anche Hillary Clinton ribadisce il concetto, dicendo: “Dobbiamo avvertire Vladimir Putin che è andato troppo oltre e noi non possiamo restare inerti”. Inoltre, sul sito di Repubblica.it compare una foto di una ragazza ucraina, vestita di bianco e sdraiata innanzi all’ambasciata olandese, con un cartello che riporta le parole “Putin è un assassino”. Sul volo MH17, tra i 298 passeggeri, c’erano ben 27 australiani: il primo ministro australiano si rivolge direttamente alla Russia, affermando che non sarà possibile evitare un’indagine che faccia luce sull’accaduto e che sia il più possibile chiara e limpida “Non è un incidente, è un reato”, dice l’australiano, affermando che la posizione iniziale di accusa dell’ambasciatore russo nei confronti dell’Ucraina lascia molto a desiderare rispetto allo scopo prefissato.

Tutti i maggiori esponenti internazionali si stanno mobilitando per fare luce sulla tragedia che ha compito il Boeing 777 della Malaysia Airlines che è stato abbattuto ieri, intorno alle 15.15, ora italiana, sul confine tra Russia e Ucraina. Il presidente americano Barack Obama ha telefonato nella mattinata di oggi, 18 luglio 2014, il presidente ucraino, Poroshenko, “offrendo immediatamente tutta l’assistenza possibile” per cercare di chiarire i responsabili della vicenda, su cui è già stata fatta partire un’inchiesta internazionale. La notizia arriva dalla Casa Bianca, che aggiunge che il presidente ucraino si è detto grato rispetto a queste affermazioni di Obama, soprattutto “per garantire un’indagine trasparente e completa sul sito dell’incidente”. Durante la telefonata, tra i due non c’è stato alcun dubbio: “le prove reperite devono restare in territorio ucraino finché gli investigatori non avranno esaminato tutti gli aspetti della tragedia”. Anche Angela Merkel si dice assolutamente turbata e sconvolta rispetto all’abbattimento del volo diretto a Kuala Lumpur, su cui sembra che la maggior parte dell’equipaggio si trovasse per poter partecipare ad un convegno sull’aids previsto a Melbourne, e nella giornata di ieri ha richiesto “un’inchiesta immediata e indipendente sulle cause”. La Nato, tramite le parole di Anders Fogh Rasmussen, segretario generale, ha fatto la medesima richiesta. Inoltre, l’ambasciatore della Gran Bretagna presso l’Onu, Mark Lyall Grant, fa sapere che è richiesta anche una riunione straordinaria del Consiglio di Sicurezza dell’ONU proprio per delineare le vicende ucraine. “Ancora non è stata sollevata la questione, ma avevamo intenzione di chiedere una sessione di emergenza del Consiglio per discutere della situazione in Ucraina già prima di sentire la notizia dell’aereo malese” sono state le sue parole. 

Un post cancellato dopo pochi minuti toglierebbe ogni dubbio sulle responsabilità di chi ha abbattuto il Boeing delle linee aeree della Malesia. A scriverlo e pubblicarlo Igor Girkin, uno dei leader dei ribelli filo russi che combattono nella zona dove l’aereo è precipitato. Il post è stato pubblicato su VKontakte, la versione russa di facebook, ancor prima che la notizia dell’incidente fosse resa nota ufficialmente: “Vi avevamo avvertiti di non sorvolare il nostro spazio aereo. Abbiamo un video che lo conferma. L’uccello è caduto su un mucchio di rifiuti, le zone abitate non sono state colpite e nessun civile è rimasto ucciso”. Conosciuto con il nome di battaglia di Strelkov, secondo molti esperti è un agente infiltrato russo. Si legge ancora: “L’aereo è stato abbattuto nelle vicinanze di Torez”. Il post in questione è stato cancellato, mentre in seguito ne ha pubblicati altri in cui nega ogni responsabilità nell’abbattimento del Boeing. 

Ieri, giovedì 17 luglio 2014, un Boeing 777 della Malaysia Airlines è stato abbattuto sul confine tra Russia e Ucraina. Sul volo della Malaysia si trovavano ben 298 persone, e la Farnesina oggi, tramite le parole di Federica Mogherini, ministro degli esteri, fa sapere che si sta indagando per chiarire la nazionalità di tutti i passeggeri e cercare di comprendere se a brodo del veicolo ci fossero anche dei connazionali italiani. “Ho appreso con grande dolore della tragedia dell’aereo passeggeri della Malaysia Airlines in cui hanno perso la vita 298 persone” ha affermato. Anche il premier, Matteo Renzi, ha dichiarato quanto segue rispetto alla terribile tragedia avvenuta ieri “Le nostre autorità stanno facendo le loro verifiche, l’intera comunità internazionale segue con enorme apprensione questa dolorosa vicenda”. Sul Boeing 777 i passeggeri erano, appunto, 298, e non c’è nessun sopravvissuto: a mano a mano si sta cercando di comprendere l’identità dei passeggeri e di definire le loro nazionalità: la maggior parte dei cittadini erano olandesi, 154 per la precisione – di cui uno in possesso anche della cittadinanza italiana, e che viaggiava con il figlio – , ma c’erano anche 23 malesi e cittadini statunitensi, 11 indonesiani, 4 francesi e 4 tedeschi, 9 cittadini della Gran Bretagna, 4 del Belgio, un canadese e 3 filippini. Il Boeing stava viaggiando da Amsterdam diretto a Kuala Lumpur.

A bordo dell’aereo abbattuto alle 15.15 ora italiana, c’erano 295 persone, tra questi 4 francesi, 9 britannici e decine di olandesi. I corpi dilaniati sono stati avvistati a circa 15 chilometri dall’aereo. Intanto il presidente ucraino Poroshenko ha fatto sapere che i suoi militari non sarebbero coinvolti e ha aperto un’inchiesta. Secondo Kiev, l’aereo sarebbe stato abbattuto da un missile Buk terra-aria appartenente ai separatisti filorussi. Pare infatti che l’aereo non abbia avuto problemi tecnici. Dal capo dei ribelli dell’est dell’Ucraina, Alexander Borodai, arriva invece l’accusa a jet di Kiev. Tuttavia, secondo fonti provenienti dal ministero della difesa ucraina, i separatisti avrebbero sbagliato a colpire l’aereo della Malaysia Airlines: nel mirino dei separatisti, infatti, ci sarebbe stato un altro aereo, un velivolo per il trasporto di alimentari di Kiev, si tratterebbe dell’Iliushin 76, che trasportava i viveri per i soldati di Kiev. Sull’incidente si può seguire la diretta da “Lifenews”.

La responsabilità del disastro aereo di oggi è diventata la patata bollente delle diplomazie di Ucraina, Russia e anche dei ribelli separatisti. In particolare sui social network si inseguono rivendicazioni (vere o artefatte al momento è impossibile stabilirlo) e qualche cronista sta cercando di ricostruire pazientemente i fatti. Una delle obiezioni più comuni sollevate in queste ore riguardo il fatto che siano i separatisti filorussi i possibili autori dell’abbattimento sta nel fatto che la tecnologia per colpire un velivolo a quell’altezza è avanzatissima e solo un esercito regolare può disporne. A questo proposito la giornalista Olga Tokariuk (già più volte ospitata sulle pagine de IlSussidiario.net) ha recuperato un tweet (ora cancellato) in cui i ribelli confermavano la notizia dell’Itar Tass in cui si rendeva conto di una unità missilistica custodita in una base conquistata dai ribelli di cui non si è saputo più nulla…

Il presidente americano Obama, informato del disastro aereo avvenuto in Ucraina, ha chiesto ai suoi consiglieri di tenerlo costantemente aggiornato sull’incidente. Così ha riferito il portavoce della Casa Bianca Josh Earnest, confermando che il numero uno della Casa Bianca, prima di partire per un viaggio in Delaware e a New York, ha ricevuto la telefonata del presidente russo Vladimir Putin per commentare l’accaduto e per discutere anche delle nuove sanzioni imposte da Washington alla Russia. La conferma arriva dal Cremino, che è stato citato dalla tv “Russia 24”.

A poche ore dal disastro aereo avvenuto nell’Ucraina orientale, diverse agenzie di stampa ricordano che il servizio aeronautico civile ucraino ha deciso di chiudere lo scorso 8 luglio lo spazio aereo a Est dell’Ucraina proprio a causa dei combattimenti contro i secessionisti filorussi. Gli aerei sono però autorizzati a volare oltre i 7900 metri e il Boing 777 della compagnia malese che è precipitato viaggiava a 10 mila metri di quota. Intanto, in attesa di ulteriori aggiornamenti sull’accaduto, la compagnia tedesca Lufthansa ha ordinato “con effetto immediato” di non sorvolare la zona al confine tra Kiev e Mosca. Anche la compagnia aerea russa Aeroflot ha annunciato che non volerà più sullo spazio aereo che sorvola l’Ucraina.

L’agenzia di stampa RT ha pubblicato su Twitter una foto dei resti del volo MH17 della Malaysia Airlines probabilmente abbattuto mentre viaggiava da Amsterdam a Kuala Lumpur. A bordo si trovavano 295 persone, tra passeggeri ed equipaggio, e sarebbero tutte morte. Secondo quanbto riferito dall’agenzia russa Ria Novosti, il Boeing 777 sarebbe stato abbattuto da un caccia ucraino, mentre l’ufficio stampa dell’autoproclamata Repubblica di Lugansk ha fatto sapere che alcuni testimoni avrebbero visto l’aereo “colpito dalle mitragliatrici” di un Su-25 ucraino “e poco dopo il jet spaccarsi in due in aria e partecipare sul territorio della Repubblica di Donetsk”.

“Se scompare, questo è l’aereo”. L’utente Cor Pan ha postato su Facebook e Twitter la foto (che riportiamo di seguito) dell’MH-17 della Malaysia Airlines prima che decollasse dall’aeroporto di Amsterdam-Schiphol circa sette ore fa. Non è chiaro se l’autore della foto sia uno dei 295 passeggeri che hanno presumibilmente perso la vita nello schianto causato probabilmente da un missile terra aria nell’Ucraina orientale, anche se tra i commenti alla foto apparsi su Facebook qualcuno inizia a scrivere “non può essere vero” oppure “riposa in pace”.

Il fumo si alza in cielo e alcune persone si fermano sul ciglio della strada per capire cosa sia successo. Ma lì, a qualche chilometro di distanza, ci sono i resti del Boeing 777 della Malaysia Airlines che è precipitato questo pomeriggio nell’Ucraina dell’est, probabilmente abbattuto da un missile terra aria. In questo video amatoriale si vede chiaramente ciò che resta dell’aereo in fumo, a pochi passi le abitazioni. “E’ il terzo tragico caso negli ultimi giorni – ha detto il presidente ucraino Petro Poroshenko – dopo l’An-26 ed il Su-25 delle forze armate ucraine abbattuti. Non escludiamo che l’aereo malese possa essere stato abbattuto e chiariamo che le forze armate ucraine non hanno condotto azioni suscettibili di colpire obiettivi in cielo”.

E’ apparsa su Twitter la foto del decollo dall’aeroporto di Amsterdam-Schiphol del Boeing 777 della Malaysia Airlines che si è schiantato al confine tra Russia e Ucraina. “Here is my picture of Malaysia Airlines 9M-MRD taking off from Schiphol today. My thoughts are with pax and crew”, scrive il giovane fotografo olandese.

Sono tutti morti i 280 passeggeri e i 15 membri dell’equipaggio che si trovavano a bordo del Boeing 777 precipitato nell’Ucraina dell’est e che sembra sia stato abbattuto da un missile terra aria. La conferma arriva da Kiev. A scriverlo su Facebook è Anton Gheranshenko, consigliere del ministro degli Interni ucraino. Intanto Mosca ha smentito ogni responsabilità. L’aereo sarebbe stato abbattuto mentre si trovava a una sessantina di chilometri dal confine con la Russia. La notizia è stata diffusa dall’agenzia di stampa Interfax, che riporta anche la smentita di Mosca da ogni coinvolgimento nell’incidente. Lo fa attraverso il suo ambasciatore alle Nazioni Unite.

Anche la Malaysia Airlines conferma su Twitter di aver perso i contatti con il volo MH17 partito da Amsterdam: “Malaysia Airlines has lost contact of MH17 from Amsterdam. The last known position was over Ukrainian airspace. More details to follow”, recita il messaggio. Anton Gheranshenko, consigliere del ministro degli Interni ucraino, ha invece fatto sapere su Facebook che tutti i passeggeri del Boeing 777 caduto in Ucraina sono morti.

Sarebbe stato un missile terra aria ad abbattere il Boeing 777 200-er della compagnia Malaysia Airlines che è precipitato poco fa al confine tra Russia e Ucraina con a bordo 280 passeggeri e 15 membri dell’equipaggio. Il velivolo sarebbe scomparso dai radar quando si trovava a circa ottanta chilometri da Donetsk, dove sono in corso combattimenti tra l’esercito ucraino e i ribelli filorussi. Non ci sarebbero superstiti del volo Mh17 che, al momento dell’incidente, si trovava a 10.000 metri di quota. Secondo le ultime notizie, sembra che il Boeing sia entrato senza permesso nello spazio aereo russo.

Un aereo della Malaysia Airlines si è schiantato al confine tra Russia e Ucraina. Lo fa sapere la Reuters, citando l’agenzia di stampa russa Interfax. Si tratterebbe di un Boeing 777 della compagnia aerea di bandiera della Malesia che stava volando da Amsterdam in direzione di Kuala Lumpur con 295 passeggeri a bordo. Secondo quanto riportato da alcune agenzie, il velivolo sarebbe precipitato a poca distanza da Donetsk, città dell’Ucraina orientale, una zona dove sono attualmente in corso combattimenti tra l’esercito ucraino e i ribelli filorussi.