Il conteggio delle vittime palestinesi è ormai altissimo. Sarebbero quattrocento infatti le vittime da quando sono cominciate le ostilità tra Hamas e Israele, aggravate nelle ultime ore dall’invasione via terra degli israeliani. Stamattina era stata aperta una tregua umanitaria per consentire di soccorrere le migliaia di feriti, ma è saltata in anticipo: Israele accusa Hamas di aver ripreso unilateralmente il lancio di missili. La reazione immediata da parte di Tel Aviv si è concretizzata con un bombardamento aereo che ha praticamente spazzato via un sobborgo di Gaza, il quartiere di Sajaya. Qui sarebbero rimaste uccise 50 persone tra cui 17 bambini, ma il conteggio è ancora limitato. I residenti sono quasi tutti fuggiti per la paura. In tutta la striscia di Gaza sono circa 60mila le persone che hanno abbandonato le loro abitazioni per sfuggire ai bombardamenti. Si contano vittime anche tra i soldati israeliani, otto secondo Tel Aviv e 17 secondo Hamas. Il commento del segretario di Stato John Kerry sul bombardamento di Sajaya: “Hamas usa i civili come scudo e rifiuta ostinatamente un cessate il fuoco”-