Crisi di governo in Ucraina, dove il primo ministro Arseni Iatseniuk ha annunciato le sue dimissioni dopo che il partito nazionalista Svoboda e il partito Udar (guidato dall’ex campione di boxe Vitaliy Klitschko) hanno lasciato la coalizione parlamentare. Privo della maggioranza, il premier ucraino non ha potuto far altro che fare un passo indietro e aprire così le porte a elezioni legislative anticipate. Se il parlamento non riuscirà a costituire una nuova coalizione in grado di assicurare un governo stabile, infatti, l’Ucraina dovrà tornare alle urne entro trenta giorni. “Lo scioglimento della maggioranza – ha avvertito Iatseniuk – avrà conseguenze drammatiche per l’Ucraina. Il nostro governo non ha risposte alle domande su come pagare domani gli stipendi, come finanziare l’esercito”. Il Paese è infatti ancora alle prese con la ribellione dei separatisti nelle regioni ad est, gli stessi che giovedì scorso hanno probabilmente abbattuto l’aereo della Malaysia Airlines con 298 persone a bordo. Nonostante le dimissioni, Iatseniuk dovrebbe comunque rimanere in carica ad interim fino al giorno del voto, mentre il presidente del parlamento, Aleksander Turcinov, ha chiesto ai partiti Udar e Svoboda di “presentare d’urgenza un candidato tecnico” al posto del premier dimissionario.