Israele si prepara all’offensiva finale nella Striscia di Gaza. Mentre un generale fa sapere che l’opera di distruzione dei tunnel di Hamas è ormai questione di giorni, il governo di Netanyahu – secondo quanto richiesto dal gabinetto di sicurezza – ha richiamato alle armi 16.000 riservisti: l’esercito ha emesso gli ordini di mobilitazione supplementari per permettere alle truppe di terra di riprendersi, portando così il numero totale dei riservisti effettivi a 86mila. Questi soldati saranno impiegati proprio nella neutralizzazione dei tunnel. L’agenzia stampa al-Ray, vicina ad Hamas, fa il bilancio dei palestinesi uccisi a Gaza dal giorno in cui (l’8 luglio) sono riprese le ostilità: le vittime sono 1.336 (la maggior parte civili), mentre i feriti circa 7200. E ancora, solo nella giornata di ieri sarebbero morte oltre 70 persone. “Nulla è più vergognoso che attaccare dei bambini mentre dormono” così il segretario Onu Ban Ki-moon ha commentato il bombardamento che nella notte di ieri ha colpito una scuola dell’Onu a Gaza; alla Cnn ha invece parlato Ben Rhodes consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca: “Gli Stati Uniti sono molto preoccupati per l’uccisione di civili a Gaza e insistono per un cessate il fuoco duraturo e di lungo termine”.