Nella follia estremista che caratterizza le bande armate di Isis, quelle che hanno dato vita al califfato dello Stato islamico, non solo l’uccisione dei nemici e degli infedeli, ma anche la distruzione di ogni simbolo religioso. L’ultimo episodio del genere è stato filmato e reso noto sulla Rete, accaduto a nord ovest della città irachena di Mosul occupata da settimane. I miliziani di Isis si sono recati in una località dove si trovano tombe vecchie anche di secoli, in particolare il filmato in questione mostra alcuni di loro che distruggono a martellate quella che è considerata la tomba del profeta Giona, venerato da cristiani, ebrei e anche musulmani, considerato santo dalla Chiesa cattolica. Per i miliziani del califfato infatti la venerazione di tombe, santuari e reliquie varie è contro i dettami dell’islam. Numerose sono anche le moschee distrutte, non solo le chiese cristiane ad esempio quella contenente il santuario dedicato al profeta Seth.