I peshmerga curdi hanno riconquistato la diga di Mosul, strappandola ai jihadisti grazie all’aiuto dei raid aerei Usa. L’annuncio è arrivato da una fonte anonima dei combattenti e due fonti politiche. La diga garantisce elettricità e acqua per l’agricoltura e da ieri i curdi avevano lanciato l’assalto per riprendersela. La diga era stata conquistata dai miliziani il 9 giugno scorso e allora avevano minacciato di inondare le regioni vicine. In tutto sono 14 i raid aerei americani contro i jihadisti, attacchi che hanno permesso di distruggere dieci veicoli armati e un posto di controllo dell’Isis. “I raid americani”, ha riferito “al Jazira”, hanno spinto alla ritirata i miliziani ma quella che arriverà non sarà una battaglia facile. Adesso che sanno di dover affrontare una minaccia dal cielo, lo Stato islamico ha mutato le tattiche sul terreno”. Tuttavia l’avanzata curda viene ostacolata da mine e ordigni esplosivi artigianali piazzati lungo le strade dai miliziani. Ma i curdi sono riusciti a prendere il controllo di Batnaah, Sharafiya e Tel Skuf, a 15 chilometri dalla diga di Mosul. Secondo una fonte anonima, i curdi si stanno dirigendo verso Tilkai, a 60 chilometri a nord di Mosul. Numerosi i miliziani che sarebbero stati uccisi. I terroristi hanno anche fatto saltare il ponte di Fadiliyah, che si trova a 45 chilometri a nord est della città di Hilla. Questa zona è sottoposta a un pesante bombardamento d’artiglieria che ha provocato la morte di 25 terroristi e la distruzione di quattro postazioni.
Continuano i raid americani contro i jihadisti dello Stato islamico (Isis) vicino a Irbil e alla diga di Mosul, in Iraq. In particolare gli attacchi aerei sono stati nove: caccia e droni hanno distrutto quattro vettori blindati, sette veicoli armati, due Humvees e un veicolo blindato. La diga di Mosul è caduta in mano dei jihadisti e le forze curde adesso stanno cercando di riprendersela con l’aiuto degli Usa. Il Pentagono fa sapere che i raid mirano a sostenere gli sforzi per gli aiuti umanitari, nonché per proteggere il personale americano. Intanto due giorni fa i ministri degli Esteri della Ue si sono riuniti e hanno dato l’ok alla fornitura di armi alle forze curde dei Peshmerga, che combattono contro i jihadisti. Intanto anche l’Italia si prepara a sostenere le forze curde. Il ministro degli Esteri italiano, Federica Mogherini, aveva dichiarato che per procedere “è necessario il passaggio parlamentare”. Tuttavia ieri il viceministro, Lapo Pistelli, ha garantito che le forniture italiane ai curdi non arriveranno tardi, facendo presente che esiste il decreto missioni e che il passaggio parlamentare potrebbe “avvenire a posteriori, quindi a fine agosto”. Intanto per il 20 agosto sono state convocate le commissioni Esteri e Difesa di Camera e Senato proprio per discutere questo passaggio (Serena Marotta).