Sono stati sparati tre razzi dalla striscia di Gaza nel sud di Israele, vicino a Beersheba, che dista una quarantina di chilometri dalla striscia di Gaza: è saltata così la tregua tra israeliani e palestinesi. La scadenza della tregua era prevista per la mezzanotte (alle 23 ora italiana) di oggi. In risposta al lancio dei tre razzi, il primo ministro Benjamin Netanyahu ha ordinato all’esercito di colpire obiettivi terroristici. Così i bombardamenti su Gaza sono già iniziati, aerei di Tel Aviv si sono alzati in volo per colpire obiettivi terroristici. «In risposta alla violazione della tregua da parte di Hamas, il primo ministro e il ministro della Difesa hanno ordinato all’Idf (forze di difesa israeliane) di attaccare ancora una volta i siti terroristici nella striscia di Gaza», ha dichiarato un funzionario del governo. Intanto sono in corso le trattative in Egitto. Le delegazioni israeliana e palestinese si trovano al Cairo e stanno cercando di raggiungere un cessate il fuoco duraturo, che viene mediato dall’Egitto. Ma un funzionario del movimento Fatah ha fatto sapere “che non ci sono stati progressi su nessun punto”. «Utilizzeremo ogni secondo e ogni opportunità possibile per consentire il successo dei negoziati. Una gran parte dei membri della delegazione palestinese non voleva un’ulteriore estensione della tregua, ma alla fine abbiamo accettato la proposta egiziana per non essere accusati del fallimento delle trattative», ha detto ieri Izzat al Rishq, dirigente di Hamas. (Serena Marotta)