Con un colpo sparato da Gaza, un bimbo israeliano di cinque anni è rimasto gravemente ferito e poi è morto. Il bimbo abitava in un Kibbutz, nel Neghev occidentale. Forse il colpo di mortaio era troppo piccolo per essere intercettato dal sistema di Iron Dome. La morte del bimbo si aggiunge a quella di altre quattro vittime civili dall’inizio del conflitto con Hamas. Intanto il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha dichiarato, come riferisce il “Corriere della Sera” che “«Hamas pagherà un duro prezzo per questo grave atto di terrorismo. L’esercito israeliano e i nostri servizi di sicurezza rafforzeranno ulteriormente le attività contro le organizzazioni terroristiche di Gaza». Anche oggi è stata un’intera giornata di scontri e morti. Una sessantina di razzi sono stati sparati da Gaza su Israele, uno ha colpito una sinagoga a Ashdod, dove cinque persone sono rimaste ferite. Mentre un altro razzo è precipitato nella zona di Tel Aviv in mattinata ma non ha fortunatamente provocato vittime. Altri due nel pomeriggio, sempre a Tel Aviv. Da Gaza, Hamas ha rivendicato l’attacco. Oltre 25 sono i raid aerei su Gaza effettuati dalle forze israeliane, che hanno provocato la morte di almeno 5 persone, come hanno riferito sanitari palestinesi. I bombardamenti sarebbero avvenuti in particolare a Nusseirat e Deir al-Balah. Intanto sarebbero 18 i palestinesi giustiziati dagli uomini di Hamas accusati di collaborare con Israele. È accaduto il giorno dopo che le forze israeliane hanno ucciso tre comandanti di Hamas. I volti dei condannati erano coperti e le loro mani legate. Sono stati fucilati davanti ai fedeli usciti dalla moschea Omari su Palesatine square. Altri undici sono stati uccisi in una stazione di polizia abbandonata nei pressi di Gaza City, secondo quanto ha riferito un funzionario della sicurezza di Hamas. Intanto migliaia di palestinesi si sono recati nella moschea del rione Sheikh Radwan, dopo aver saputo delle esecuzioni di presunti collaborazionisti, per assistervi. (Serena Marotta)



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