Come riporta oggi il sito Asianews, il patriarca caldeo di Baghdad Mar Sako lamenta la tragica situazione dei cristiani in Iraq. Il patriarca si è recato in visita nei campi profughi e parla di una situazione “che va al di là di ogni più fervida immaginazione” in senso negativo. Ha raccontato di casi limiti come il sequestro da parte dei miliziani dell’Isis di una bambina di 3 anni strappata alla sua famiglia mentre sono stati trovati i corpi di due cristiani morti di fame nella propria abitazione dopo essersi rifiutati di lasciare Mosul. Dal 6 agosto, quando è cominciata la fuga dei cristiani, dice, non si è ancora trovata una soluzione concreta mentre continua il flusso di denaro, armi e combattenti per eliminare cristiani e altre minoranze. Siamo davanti a una migrazione forzata, ha detto ancora, che avrà un impatto terribile per l’Iraq in quanto il paese sta perdendo una componente insostituibile, quella appunto dei cristiani. Davanti a questa situazione il patriarca auspica un intervento concreto di livello internazionale. 



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