Un rapporto, inviato dal rappresentante per i diritti umani delle Nazioni Unite, descrive quello che sta accadendo in Iraq per mano dell’Isis come “atti di disumanità su scala inimmaginabile”. Si parla di omicidi mirati, conversioni forzate, schiavitù, abusi sessuali, e l’assedio di intere comunità. A rivelarlo il rapporto stilato da Flavia Pansieri che parla ancora di migliaia di persone uccise, la maggior parte delle quali civili, e di oltre un milione di profughi. Flavia Pansieri ha illustrato il suo rapporto a una  assemblea delle Nazioni Unite in cui si doveva decidere se mandare aiuti umanitari nelle zone colpite: ci sono prove chiare che serie violazioni dei diritti umani internazionali e delle leggi umanitarie siano stati condotti nelle zone controllate dalle forze di Isis, ha detto. Cristiani, yazidi, turcomanni e altre minoranze sono tutte state colpite con una persecuzione particolarmente brutale, ha aggiunto. Si tratta, ha detto ancora, di pulizia etnica e religiosa. In molti sono stati uccisi direttamente, mentre altri sono morti di fame e di stenti. “Centinaia di migliaia di civili provenienti da queste comunità sono fuggiti in località remote e desolate in cui rapporti non confermati indicano che decine di bambini, anziani e persone con disabilità sono morte a causa della stanchezza e della privazione” ha detto la rappresentante dell’ONU. Circa 2250 donne e bambini yazidi si trovano attualmente nelle mani di Isis, mentre 650 carcerati della prigione di Mosul sono stati uccisi dagli islamici. 



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