In Germania vincono i tassisti. L’applicazione Uber, che tante polemiche ha suscitato anche in Italia con i tassisti sul piede di guerra, è stata vietata. No al servizio di auto noleggio con guidatore che si otteneva tramite smartphone e dispositivi mobili. Lo ha sentenziato un tribunale di Francoforte dopo il ricorso delle associazioni dei tassisti tedeschi che hanno sempre parlato di concorrenza sleale. Uber è accusata, anche in Italia, di svolgere abusivamente un servizio taxi ma senza regolare licenza e poi di essere una finta start up: i soldi infatti provengono da colossi aziendali come Goldman Sachs e Google. Adesso in tutta la Germania in caso di violazione della sentenza scatterà una muta fino a 250mila euro.