E’ stato un discorso fortemente polemico nei confronti dell’Occidente e in special modo degli Stati Uniti quello tenuto oggi dal presiedente dell’Iran Rohani all’assemblea delle Nazioni Unite. Lo Stato islamico, ha detto, e il terrorismo nascono come reazione al colonialismo occidentale , il razzismo e la politica sbagliata fatta nei confronti del Medio Oriente. In questo senso, ha detto, l’Iran rifiuterà di prendere parte alla grande coalizione contro Isis guidata dagli Stati Uniti perché, ha detto, la giusta soluzione deve arrivare dall’interno della regione, e non con un intervento esterno. Rohani ha denunciato la gravissima situazione che si è creata nella regione, parlando di “estremisti che minacciano i nostri quartieri ricorrendo al sangue e alla violenza” rincarando poi la dose contro l’occidente: “Lo Stato islamico è il frutto dell’opera di talune agenzie di intelligence che hanno messo un pugnale nelle mani di pazzi e di taluni Stati che hanno creato l’estremismo e adesso non riescono ad affrontarlo”. In modo molto esplicito ha poi detto che taluni paesi occidentali, ovvio il riferimento agli Usa, hanno creato organizzazioni come Al Qaeda per combattere uno stato rivale, ma il risultato, ha detto, è che non si può “restare impermeabili alle conseguenze della crescita dell’estremismo”. Da parte sua invece il presidente dell’Iraq ha parlato di piani concreti di attentati terroristici alle metropolitane di Parigi e New York, mentre Cameron ha lasciato capire che è solo questione di ore, poi anche il suo paese prenderà parte ai bombardamenti in Siria e in Iraq.