“Finché il mio stupratore sarà libero, andrò in giro ovunque con il mio materasso”, ha detto Emma Sulkowicz al New York Magazine. La ragazza sostiene di essere stata stuprata nel suo letto da un compagno di classe nel corso della sua prima notte nel campus universitario. Una violenza che si sarebbe consumata due anni fa in agosto alla Columbia University, in America. Nessuno però le ha creduto: la giovane ventunenne ha cercato di convincere la direzione universitaria, la polizia e gli amici, ma nonostante la denuncia il suo aguzzino non ha subito alcuna conseguenza: né l’arresto né l’espulsione. Così come forma di protesta Emma ha deciso di portarsi sempre dietro il materasso dove sarebbe avvenuta la violenza. E lo farà sino al diploma o fino a quando il colpevole sarà espulso dall’Università. Non è la prima volta che il ragazzo viene accusato: altre due ragazze hanno segnalato gli abusi nei loro confronti. “Ho paura ogni volta che esco dalla mia stanza. Mi spaventa già il fatto di vedere qualcuno che gli assomiglia vagamente”, dice la ventunenne. (Serena Marotta)