Salvatore Girone e Massimiliano Latorre, i due fucilieri della Marina che sono stati arrestati in territorio indiano nel febbraio del 2012, devono tornare a casa: chiedendo questo, 150 persone si sono riunite davanti alla prefettura di Bologna e hanno riportato l’attenzione del governo ai due Marò. Il raduno è stato promosso da Galeazzo Bignami, consigliere regionale di Forze Italia, che ha anche affermato “Abbiamo raccolto firme da consegnare al prefetto, in quanto rappresentante territoriale del governo”. Tantissimi le bandiere italiane che accompagnavano il presidio, e anche i cartelloni che portavano scritto “Riportiamoli a casa” e “Salviamo i nostri Marò”.
Dopo l’ischemia ai tessuti cerebrali che l’ha colpito il 31 agosto, il fuciliere di Marina Massimiliano Latorre è stato curato nell’ospedale di Nuova Delhi: è arrivata oggi la richiesta alla Corte Suprema Indiana da parte dei legali del fuciliere che si trova tutt’ora in India, nella quale si chiede il trasferimento di Massiliano Latorre in Italia per il proseguimento delle cure. “Non perché in India Latorre non sia curato bene, ma per motivi psicologici ed affettivi, per avere vicini la compagna e i figli ” sono state le motivazioni degli avvocati, che sono state elaborate dopo la visita a Nuova Delhi da parte del ministro della difesa Roberta Pinotti, avvenuta l’1 settembre scorso. A seguito della richiesta, si attende la decisione della Corte Suprema indiana, che dovrebbe giungere a giorni: Latorre si trova in India dal febbraio del 2012, insieme al collega Salvatore Girone. Federica Mogherini, ministro degli esteri, nei giorni seguenti il malore di Latorre, ha reso noto che riuscire a riportare in Italia i marò è una delle priorità del governo italiano: in seguito, come la Farnesina ha confermato, ha telefonato Paola Moschetti, compagna di Massimiliano Latorre per esprimerle la sua vicinanza.