Papa Francesco si recherà nel pomeriggio al Santuario di Nostra Signora di Madhu, che si trova nella zona Tamil, dove pregherà per la pace (ore 11 italiane). Intanto 500mila fedeli hanno partecipato questa mattina alla messa di canonizzazione di Giuseppe Vaz, il primo santo dello Sri Lanka. Papa Francesco ha proclamato il nuovo santo, morto nel 1711 a 59 anni. Celebrazione avvenuta nel Galle Face Green di Colombo, un parco urbano. Dopo la formula pronunciata dal Santo Padre, è seguito un lungo applauso. Il santo, nato in India da una famiglia portoghese e giunto nello Sri Lanka sostenne i cattolici perseguitati dai calvinisti olandesi. Al termine della messa, il cardinale Ranjith, arcivescovo di Colombo, ha dato al papa per le sue opere di carità, un assegno di 70mila dollari, opera di una colletta tra i fedeli. Il papa, dopo l’appello ai leader religiosi di non fare della fede un’arma, invoca l’unità delle religioni e a non perseverare nella violenza in nome di esse. “La libertà religiosa è un diritto umano fondamentale. Ogni individuo dev’essere libero, da solo o associato ad altri, di cercare la verità, di esprimere apertamente le sue convinzioni religiose, libero da intimidazioni e da costrizioni esterne. Come ci insegna la vita di Giuseppe Vaz, l’autentica adorazione di Dio porta non alla discriminazione, all’odio e alla violenza, ma al rispetto per la sacralità della vita, al rispetto per la dignità e la libertà degli altri e all’amorevole impegno per il benessere di tutti”, ha detto papa Francesco. “San Giuseppe sapeva come offrire la verità e la bellezza del Vangelo in un contesto multi-religioso, con rispetto, dedizione, perseveranza e umiltà. Questa è la strada anche per i seguaci di Gesù oggi. Siamo chiamati ad “uscire” con lo stesso zelo, con lo stesso coraggio (…) Siamo chiamati ad essere discepoli missionari”, ha aggiunto il santo padre. Infine, l’appello ai cristiani dello Sri Lanka di continuare a dare un contributo alla pace, alla giustizia e alla riconciliazione nella società. (Serena Marotta)