“Ce l’ho veramente con te, Charb. Che bisogno c’era di questa escalation a tutti i costi?”. Pesano come un macigno le parole di Delfeil de Ton, 80 anni, ex vignettista e co-fondatore di Charlie Hebdo, la rivista satirica obiettivo di un assalto costato la vita a dodici persone, tra cui proprio Stéphane Charbonnier, in arte Charb. Passato al settimanale Le Nouvel Observateur nel 1975, Delfeil de Ton ricorda l’uscita del primo numero in cui venne raffigurato Maometto, occasione in cui il settimanale cambiò il nome in “Charia Hebdo”. Poco tempo dopo la redazione venne data alle fiamme: “Charb non avrebbe dovuto rifarlo e invece lo ha rifatto nel settembre del 2012”. La provocazione contro i musulmani non piacque neanche a Wolinski, il vignettista più celebre della rivista, anche lui ucciso dai fratelli Kouachi, il quale disse al direttore: “Credo che siamo degli incoscienti e degli imbecilli che corriamo un rischio inutile. Tutto qui – sono le parole di Wolinski ricordate da Delfeil de Ton – Ci si crede invulnerabili. Per anni, decine di anni, si fa provocazione e poi un giorno la provocazione si ritorce contro di noi. Non bisognava farlo”.
Rimane altissima la tensione a Parigi dopo gli attentati della scorsa settimana in cui hanno perso la vita diciassette persone più i tre terroristi autori delle stragi, i due fratelli Kouachi e Amedy Coulibaly. Questa notte una poliziotta di guardia davanti all’Eliseo, la residenza ufficiale del presidente della Repubblica francese, è stata investita da un’auto con quattro persone a bordo. Le autorità hanno parlato di un “incidente”, ma secondo diversi testimoni il veicolo avrebbe volontariamente travolto la donna che ha riportato diverse ferite al polso, al ginocchio e alla schiena dopo essere finita sul tetto dell’auto. L’episodio è avvenuto a Rue du Faubourg Saint-Honore, dove sembra che l’agente abbia fermato una Clio nera che procedeva contromano: improvvisamente, come raccontato da alcuni testimoni, l’auto avrebbe accelerato investendo la poliziotta. Ne è nato un inseguimento, concluso con l’arresto del guidatore e della persona seduta al suo fianco, mentre gli altri due passeggeri sarebbero scappati. Nonostante ciò, secondo le due persone fermate si sarebbe trattato di un incidente e il conducente avrebbe perso il controllo del veicolo.