Arabia Saudita di nuovo al centro delle polemiche, dopo la condanna a mille frustate (e dieci anni di carcere) inflitta a un blogger liberale. Lunedì scorso, secondo quanto emerge solo adesso, una donna accusata di violenze e di aver ucciso la figliastra di 7 anni, è stata giustiziata mediante decapitazione. L’esecuzione era finita anche su youtube, ma il video è stato rimosso. Chi l’ha visto prima che venisse rimosso racconta che per ottenere la decapitazione della donna, mediante spada, sono stati necessari tre colpi, mentre la vittima urlava di non essere lei l’assassina. Inoltre è stata trascinata al luogo dell’esecuzione per le strade della città da quattro poliziotti. Secondo un attivista saudita dei diritti umani, di solito si danno degli anti dolorifici alle persone che sono condannate alla decapitazione, ma in questo caso, per farla soffrire di più, non le è stato dato nulla. Sul caso è intervenuto il ministero degli interni saudita spiegando che la particolare severità della sentenza si giustifica con il crimine commesso dalla donna. Nel solo inizio del 2015, sono già state decapitate in Arabia saudita sette persone. Nel 2014 furono 78 le condanne eseguite.