Molestie e bullismo: sono queste le motivazioni ufficiali con le quali una infermiera inglese, di dichiarata fede cristiana, è stata sospesa dal lavoro per nove mesi da un ospedale di Londra in cui lavorava. Ma lei, che ha già detto che presenterà denuncia per discriminazione per motivi religiosi, ha un’altra spiegazione. La storia di Victoria Wasteney, 37 anni, è raccontata in una intervista pubblicata dal Sunday Telegraph e ripresa da altri quotidiani inglesi. Per Victoria, il suo era solo un modo di offrire consolazione a una collega che stava attraversando un brutto momento: ho appoggiato una mano sul suo ginocchio e le ho chiesto se potevo pregare per lei, cosa che ho fatto, ha detto. Le due colleghe erano molto amiche: “Non sono una evangelista dalla linea dura, non sono anti musulmana, credo nella libertà di parola ma ho anche sempre creduto che dovremmo essere sensibili nelle reciproche convinzioni e nei sentimenti” ha aggiunto. Victoria prima dell’episodio contestato aveva invitato la collega che soffre di problemi di salute, in chiesa e le aveva regalato un libro che racconta la storia di una musulmana convertitasi al cristianesimo. Poco tempo dopo la donna si lamentò dai superiori del fatto che Victoria stesse cercando di convertirla e abbandonò il lavoro, ma per l’infermiera qualcuno ha convinto l’amica a comportarsi in quel modo approfittando del suo stato di salute molto fragile perché il suo comportamento stava creando fastidio al lavoro.



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