In un nuovo video diffuso online, l’Isis minaccia di uccidere due ostaggi giapponesi. Si tratta del giornalista Kenji Goto e di Haruna Yukaw, apparsi inginocchiati e vestiti con le tute arancioni in stile Guantanamo. “Avete ora 72 ore per premere sul vostro governo perché compia la decisione saggia di pagare 200 milioni di dollari per salvare le vite di due cittadini”, dice il terrorista impugnando un coltello. Dal Giappone è stato fatto sapere che il governo proseguirà la sua lotta contro il terrorismo “senza cedimenti”, anche se il premier Shinzo Abe ha precisato che verrà data “la priorità assoluta al salvataggio delle vite” dei prigionieri. “Chiedo con forza che non gli sia fatto del male e che vengano immediatamente rilasciati – ha aggiunto – sono estremamente indignato da un simile atto”.
Nuovo orrore dei miliziani dell’Isis a Mosul, in Iraq, dove tredici adolescenti sono stati giustiziati per aver guardato una partita di calcio in televisione. I ragazzi iracheni avevano voluto tifare la loro nazionale impegnata contro la Giordania (poi sconfitta 1-0) nella Coppa d’Asia in corso in Australia. E’ accaduto il 12 gennaio scorso, quando i terroristi hanno prelevato le giovani vittime dalle loro abitazioni nel quartiere di al-Yarmuk nella cittadina ormai interamente controllata dall’Isis: hanno prima annunciato l’esecuzione con un megafono e li hanno quindi uccisi in piazza a colpi di mitragliatrice. “I cadaveri sono rimasti esposti a terra e i genitori non hanno potuto recuperarli per timore di essere uccisi dai jihadisti”, si legge sul sito web del gruppo “Raqqa is being slaughtered silently” (Raqqa viene massacrata in silenzio).