Urne chiuse in Grecia: secondo i primi exit poll, Syriza (il partito di sinistra di Alex Tsipras) avrebbe stravinto le elezioni con percentuali tra il 35,5 per cento e il 39,5 per cento dei voti. “Questa è una giornata storica”, ha affermato Tsipras che oggi ha votato nel seggio del quartiere ateniese di Kipseli, dove abita. “Basta austerità”, ha dichiarato il leader che vorrebbe “cambiare verso” alla politica economica europea. Seconda, ma molto staccata, sarebbe invece la formazione conservatrice Nuova Democrazia, dell’attuale premier Andonis Samaras con il 23 e il 27 per cento. Mentre il terzo partito sarebbe a pari merito Potami (centro – sinistra) e Alba Dorata tra il 6,4 e l’8 per cento. Con questi voti a Syriza andrebbero un numero di seggi tra i 146 e i 158, mentre la maggioranza assoluta è di 151 seggi su 300. Agli altri partiti, quali Nuova Democrazia, Potami e Alba Dorata andrebbero rispettivamente tra i 65 e i 75 seggi, tra i 17 e i 22 seggi. Ai comunisti del Kke andrebbero tra i 13 e i 16 seggi, al Pasok tra i 12 e i 15 seggi.
L’intervento della magistratura greca è stato chiesto da Nuova Democrazia dopo che alcuni presunti exit poll sulle elezioni hanno iniziato a circolare su Internet a urne ancora aperte. Gli esponenti di Nuova Democrazia hanno fatto sentire la loro voce in un comunicato firmato dal premier uscente Antonis Samaras: “Chiediamo alle autorità competenti di intervenire”. La legge greca proibisce la diffusione degli exit poll mentre le operazioni di voto sono ancora in corso. Secondo l’exit poll ottenuto dall’agenzia Ria Novosti a urne ancora aperte e rilanciato dai social network, la sinistra di Syriza guidata da Alexis Tsipras si attesterebbe tra il 33,5% e il 35,5% e Nuova Democrazia tra il 25,5% e il 27,6%. Secondo un altro sondaggio rilanciato sempre su Internet, Syriza otterrebbe addirittura il 37%, contro il 25% del partito del premier uscente Samaras. Tali risultati non sono però da considerarsi ufficiali. La chiusura dei seggi è prevista per le 18 ora italiana.
Giornata storica in Grecia, dove circa dieci milione di persone sono chiamate alle urne per un voto che potrebbe avere conseguenze su tutta l’Eurozona. Seggi aperti dalle ore 7 (le 6 in Italia) di oggi, domenica 25 gennaio 2015, mentre lo spoglio delle schede inizierà alle 18 al termine delle operazioni di voto. Tutti gli occhi sono puntati sul partito di sinistra Syriza e il suo leader, Alexis Tsipras, grande favorito di questo turno elettorale con il 31,2 e a circa sette punti dal suo diretto concorrente, l’attuale premier conservatore Antonis Samaras alla guida di Nuova Democrazia. Europa con il fiato sospeso dopo le recenti dichiarazioni di Tsipras che, se dovesse ottenere la maggioranza assoluta, ha già annunciato che riconoscerà e continuerà a rispettare i trattati europei senza però cedere all’austerity imposta dalla Troika (Ue, Fmi e Bce). Secondo alcuni esperti, una vittoria della sinistra potrebbe persino portare la Grecia fuori dall’Eurozona e al fallimento. In base ai più recenti sondaggi effettuati dall’istituto Mrb per Star TV prima del silenzio elettorale, Syriza si attesterebbe al 31,2%, seguita da Nea Demokratia al 26% e da Potami al 6,5%. Alba Dorata è intorno al 5,5%, poi Kke al 4,5%, Pasok al 4% e Greci Indipendenti al 3,2%. Lo soglia di sbarramento è stata fissata al 3%.