Sono donne rimaste sole, divorziate, ripudiate o con figli piccoli a carico, che devono guadagnarsi da vivere. Sono le cosiddette “donne-mulo”, che ogni giorno trasportano merce di tutti i tipi sulle proprie spalle da Melilla a Ceuta, tra l’enclave spagnola e il Marocco. Un lavoro che porta loro pochi spiccioli a viaggio: circa tre euro, a volte anche 10 euro sino a un carico di 80 chili. Tutto quello che è trasportato a mano infatti è esente da dazi, in quanto è considerato bagaglio personale. Così sotto il sole, con la schiena piegata in due, queste donne si guadagnano un pezzo di pane. Fanno più viaggi al giorno pur di guadagnare. Trasportano di tutto: dai frigoriferi alle lavatrici, t-shirts, scarpe, pannolini, shampoo, moto rubate smontate a pezzi. Certe volte persino alcool, proibito in Marocco. Le più forti, riescono ad effettuare anche quattro viaggi in una mattinata, ma non riescono a superare i 20 euro a settimana. In migliaia ogni giorno queste Porteadoras, trasportano chili e chili di merci sulle proprie spalle. Donne che sono state protagoniste degli scatti del fotografo barcellonese David Ramos, che le ha ritratte durante questi viaggi faticosissimi, stremate dalla fatica. (Serena Marotta)