Di lei, Atena Farghadani, avevamo già parlato denunciando la brutalità del regime iraniano. Disegnatrice di fumetti e blogger, è stata condannata a dieci anni di carcere per aver postato vignette satiriche sui membri del governo iraniano. In prima istanza era stata condannata ad alcuni mesi, ma per aver osato scrivere una lettera di protesta al presidente iraniano, la giovane ha subito una nuova condanna a dieci anni. La notizia che avevamo reso nota riguardava l’accanimento contro Atena, scuse per poterla tenere in carcere anche tutta la vita. Dopo aver infatti incontrato il suo avvocato e avergli stretto la mano per salutarlo, è stata accusata di relazioni sessuali illegittime. Adesso arriva la notizia diffusa grazie ad Amnesty International che la giovane è stata sottoposta anche all’umiliazione del test di verginità sempre in seguito alla stretta di mano. Il test è considerato dalle organizzazioni internazionali forma di violenza e discriminazione ed è vietato dall’articolo 7 del patto internazionale sui diritti civili e politici firmato anche dall’Iran che si dimostra ancora una volta un paese fondamentalista islamico che viola ogni diritto umano, esattamente come l’Arabia Saudita.



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