Che l’Isis sappia inventare i più brutali e orribili metodi per uccidere è cosa nota, ma non è finita. L’ultimo scioccante video, che per di più arriva questa volta dalla Libia a significare un aumento della violenza nei territori occupati dai miliziani dello stato islamico, presenta un inedito sistema per giustiziare i condannati a morte. Un uomo di 43 anni, identificato come Rushdi Ageela Omran al-Massouri, vestito della tipica tuta arancione dei condannati a morte, è stato filmato mentre confessava di essere parte delle milizie anti Isis. Poi viene legato per i piedi a una jeep e trascinato a forte velocità per le strade fino a quando muore in maniera terrificante. Un altro video, anche questo diffuso dalla cosiddetta “provincia della Cirenaica dello stato islamico” mostra un uomo intento a scavarsi la fossa prima di essere ucciso count colpo di pistola alla testa. Gli esperti hanno giudicato i nuovi video come una escalation studiata a tavolino della ferocia dell’Isis per incutere paura a tutto il mondo, soprattutto in Libia dove i miliziani hanno bisogno di essere per così dire caricati in modo vigoroso per i combattimenti dopo gli ultimi sviluppi della situazione.