Parlando al Congresso mondiale sionista, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha rivolto una pesante accusa ai musulmani palestinesi, sfoderando una tesi di cui in realtà in passato si era già sentito parlare. La colpa, ha detto, dell’olocausto e dello sterminio di milioni di ebrei non fu di Hitler, che invece voleva solo espellerli dall’Europa, ma del Gran Mufti di Gerusalemme Haj Amin al.Hussein che parlando con il dittatore nazista, gli disse: “Se li caccerai verranno tutti qui in Palestina”. Hitler, sempre secondo il primo ministro israeliano, gli chiese allora cosa avrebbe dovuto fare: “Bruciali tutti” rispose l’autorità islamica, morta poi nel 1974. In realtà Netanyahu aveva già detto una cosa del genere nel 2012 e i sospetti che diversi gruppi islamici fossero alleati dei tedeschi durante la guerra d’Africa è stata espressa in passato, ma quanto sostiene il primo ministro israeliano è sempre stato respinto dagli storici mondiali. Netanyahu nel discorso di ieri ha anche parlato di attacchi alla comunità ebraica di Gerusalemme verificatisi nel 1920, 1921 e 1929 istigati dal Gran Mufti. Storicamente però in molti hanno anche sempre sostenuto che il Gran Mufti di Gerusalemme aveva fatto arruolare molti musulmani nelle SS e anche nell’esercito fascista italiano, ed è considerato un precursore dell’attuale fondamentalismo islamico.