In una intervista rilasciata alla Cnn per la prima volta l’ex primo ministro inglese Tony Blair chiede scusa per la guerra in Iraq, scatenata insieme agli alleati americani nel 2003 che portò alla caduta del regime di Saddam Hussein. La caduta del dittatore però portò a una totale destabilizzazione dell’area e per molti analisti tale destabilizzazione è stata poi causa della nascita di fenomeni come l’Isis. Lo stesso Tony Blair nel corso dell’intervista lo ammette, dicendo che la guerra in Iraq ha aiutato la nascita dell’Isis. Le ragioni sono molteplici: gli Stati Uniti e il Regno Unito ad esempio azzerarono completamente l’ex esercito di Hussein e i vertici e tanti militari rimasti senza un lavoro e una ragione finirono per alimentare i vertici stessi dell’Isis. Blair ammette anche che i rapporti dei servizi segreti che parlavano di armi di distruzioni di massa, motivo dell’intervento militare anglo-americano in Iraq “erano sbagliati”: “Mi scuso anche per alcuni errori nella pianificazione dell’intervento militare soprattutto chiedo scusa per la sottovalutazione di quelle che sarebbero potute essere le conseguenze una volta rimosso il regime”. Nel 2007 Tony Blair aveva invece dichiarato di non dover assolutamente chiedere scusa “per quello che stiamo facendo in Iraq”.



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