Fonti giudiziarie provenienti dalla città siriana di Aleppo sosterebbero che per liberare le due cooperanti italiane rapite dai ribelli islamici, Greta e Vanessa, sarebbero stati pagati undici milioni di euro. La notizia è stata resa nota dopo che un tribunale islamico ha condannato una persone coinvolta nei negoziati e che si sarebbe intascata metà della cifra. L’uomo, Hussam Atrash, è un terrorista a capo del gruppo fondamentalista Ansar al Islam. A condannarlo un altro gruppo di terroristi islamici, Nureddin Zenki, anche loro coinvolti nel rapimento. Nel dettaglio l’uomo condannato avrebbe preso circa la metà della somma mentre il resto sarebbe andato ad altri leader di gruppi ribelli della zona. Da parte del governo italiano al momento nessun commento.



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