Più di quarant’anni dopo uno degli eventi più tragici degli eventi in Irlanda del Nord, la strage del gennaio 1972 a Londonderry, le autorità hanno arrestato un ex soldato inglese che prese parte agli incidenti. Quel giorno quattordici civili cattolici che prendevano parte a una marcia di protesta pacifica vennero uccise dai paracadutisti dell’esercito inglese. L’evento passò alla storia come Bloody Sunday, la domenica di sangue, immortalata anche in tante canzoni tra cui quella omonima degli U2, gruppo irlandese. Ad essere arrestato un uomo di 66 anni detenuto al momento per interrogatori nel carcere di Belfast. Si tratta di una svolta assolutamente inedita nel caso, dopo che gli inglesi avevano sempre negato ogni responsabilità per la strage. Solo nel 2010 il primo ministro David cameron aveva chiesto scusa in nome dell’Inghilterra definendo la morte dei civili “ingiusta e ingiustificabile”. Nel 2003 un ex soldato inglese ammise di aver sparato a un manifestante che sventolava un fazzoletto bianco, secondo i testimoni molti di loro vennero uccisi alle spalle e comunque erano tutti disarmati.