“Io ricordo sempre che nel vertice di San Pietroburgo nel settembre 2013 non era ancora maturata la rottura sull’Ucraina tra la Russia e il resto dei Paesi occidentali. Non si parlarono perché sulla Siria erano in contrasto: Obama voleva intervenire contro Assad, invece Putin difendeva Assad. Alla fine si parlarono, un po’ come si sono parlati ieri, in un angolo. Poi dopo la vicenda ucraina ha fatto saltare tutto. Ma è evidente che c’è bisogno di un’intesa. Non si può fare la guerra calda all’Isis e quella fredda alla Russia” Lo ha detto l’ex premier Enrico Letta, intervistato da Giovanni Minoli su Radio 24 dopo gli attentati di Parigi.
“Improvvisamente abbiamo tutti capito – ha detto – che la nostra comunità, la nostra società oggi è sotto attacco come mai prima era successo”. La la priorità è “estirpare il male, il male assoluto, che viene dall’Isis, da questo fondamentalismo che vuole distruggere le radici, la nostra società, il nostro modo di vivere e se la prende con tutti. Sono 14 le nazionalità, da quello che hanno contato, dei morti di Parigi. Ci siamo veramente tutti”.