Nella sua rubrica quotidiana sul giornale La Stampa, Massimo Gramellini ha riportato oggi una commovente testimonianza di uno dei sopravvissuti alle stragi di Parigi in cui purtroppo ha perso la moglie. L’uomo, Antoine Leiris, ha scritto su facebook un messaggio rivolti ai terroristi assassini che hanno massacrato oltre a sua moglie tante altre persone. Ma non ha parlato di vendetta, come ad esempio ha fatto il presidente francese Hollande, anzi ha scritto ai terroristi che non avranno il suo odio: “Venerdì sera avete rubato la vita di una persona eccezionale, l’amore della mia vita, la madre di mio figlio, eppure non avrete il mio odio. Non so chi siete e non voglio neanche saperlo. Voi siete anime morte. Se questo Dio per il quale ciecamente uccidete ci ha fatti a sua immagine, ogni pallottola nel corpo di mia moglie sarà stata una ferita nel suo cuore. Perciò non vi farò il regalo di odiarvi”. Dice ai terroristi che non riusciranno a mettergli paura, a sacrificare la sua libertà in cambio della sicurezza: la vostra battaglia è persa, aggiunge. Sono devastato dal dolore, dice, raccontando di aver visto il corpo della moglie “bella come quando è uscita venerdì sera, bella come quando mi innamorai perdutamente di lei”. Ma si dice certo che la ritroverà nel paradiso di anime libere dove voi, i terroristi, non entrerete mai: “Siamo rimasti in due, mio figlio e io, ma siamo più forti di tutti gli eserciti del mondo. Non ho altro tempo da dedicarvi, devo andare da Melvil che si risveglia dal suo pisolino. Ha appena 17 mesi e farà merenda come ogni giorno e poi giocheremo insieme, come ogni giorno, e per tutta la sua vita questo petit garçon vi farà l’affronto di essere libero e felice. Perché no, voi non avrete mai nemmeno il suo odio”.