Anche il Cremlino adesso parla di possibile attentato terroristico. In questo momento, dicono fonti governative, non si può esplodere alcuna ipotesi. Come dicono molti esperti, appare quasi impossibile che un aereo possa spezzarsi in volo in due mentre i piloti non lanciano alcun allarme o richiesta di aiuto. Una bomba a bordo, dunque, come successo a Lockerbie nel 1988, quando un Boeing 747 esplose in volo a causa di una bomba nascosta dai terroristi libici. Inoltre la Metrojet, la compagnia dell’aereo precipitato, esclude che la causa dell’incidente possa essere stata un’avaria o un errore umano. Le cause, dicono, possono essere solo “azioni fisiche o meccaniche”.
Governo egiziano e russo hanno da subito smentito che la caduta dell’aereo di linea sul Sinai sia sta causata da un attentato. Sta di fatto che con il passare del tempo le ipotesi sulle vere cause della strage si fanno sempre più numerose ed emergono elementi nuovi. Intanto si è venuto a sapere che la British Airways da tempo aveva ordinato ai suoi piloti di tenere rotte molto elevate su quella zona, proprio per paura di possibili lanci di missili da parte dei terroristi dell’Isis, presenti in forze sul Sinai. Si era poi detto che la caduta era stata causata da problemi a un motore, mentre adesso le stesse autorità russe ipotizzano che il jet si sia spezzato in due mentre era in volo. Un evento questo molto raro, che un aereo si spezzi in due, vorrebbe dire problemi veramente grossi che difficilmente passano inosservati ai tecnici di manutenzione. Oggi poi secondo quanto riporta il Telegraph un ufficiale dell’aeronautica egiziano ha dichiarato che l’ipotesi dell’esplosione di una bomba che si trovava all’interno dell’aereo è verosimile e spiegherebbe il fatto che si è spezzato in due. C’è poi il fatto che i piloti non abbiano lanciato nessun allarme, come se si sia trattato di una calamità del tutto improvvisa e inaspettata appunto come l’esplosione di una bomba. Da parte sua l’Isis ha rivendicato la strage come una vendetta per l’intervento russo in Siria. Intanto i primi resti dei passeggeri russi sono stati portati oggi a San Pietroburgo, destinazione del volo caduto.