È terminata la cerimonia di commemorazione per le vittime negli attentati di Parigi, un’ora in cui la Francia si è fermata letteralmente per ricordare le 130 vittime della strage nel 13 novembre scorso. Tutte le forze politiche francesi presenti, Front National con Marine Le Pen compresa, che hanno assistito alla grande e allo stesso tempo molto discreta cerimonia a Les Invalides a Parigi dove solo il Presidente Hollande ha parlato a tutta la nazione con un discorso accorato e per nulla politico. «130 di noi sono stati spazzati via da un’atroce banda di fanatici, sono stati uccisi e massacrati perché amavano la vita», ha detto dopo il suono con orchestra e coro lirico della Marsigliese, l’inno della Francia sentito molte volte in queste settimane. «Una banda di fanatici che dobbiamo distruggere, un’orda di assassini che ci ha colpito: ma noi con questo omaggio alle vittime e per loro dobbiamo andare avanti, a fare le cose normali e anche grandi come i tutti i grandi eventi che si terranno nei prossimi mesi». Un discorso rivolto ai francesi e contro il terrorismo mentre all’inizio sono stati letti tutti i 130 nomi delle vittime di Parigi, dove ha risuonato ovviamente anche il nome di Valeria Solesin. Al termine di tutta la cerimonia è stato suonato, con una commozione ed emozione nelle note incredibile, il Va pensiero di Verdi: un modo per ricordare le vittime e per provare a ricominciare con dignità.



Due settimane. E’ il tempo che la Francia ha voluto far trascorrere prima di ricordare le 130 persone che hanno perso la vita negli attentati di Parigi del 13 novembre scorso. Due settimane necessarie per dare un nome e un cognome a tutti i cadaveri e per permettere alle famiglie di celebrare privatamente i funerali. La Marsigliese tornerà oggi a risuonare a Parigi, nel cortile d’onore dell’Hotel des Invalides dove alle 10.30 inizierà la cerimonia di commemorazione funebre, trasmessa in diretta anche da Rai Uno. Nella capitale francese sono arrivati ieri pomeriggio i famigliari di Valeria Solesin, la ventottenne italiana rimasta uccisa nella strage del Bataclan: parteciperanno alla cerimonia la mamma Luciana, il fratello Dario e una zia, mentre il papà Alberto è rimasto a Venezia. Non sarà presente anche Laura Appolloni, la donna di Senigallia rimasta ferita durante l’attacco terroristico al teatro parigino: dopo la nuova visita, i medici le hanno proibito di rimettersi in viaggio. “Ne sono rammaricata, ringrazio la presidenza francese”, ha detto all’Ansa. Due famiglie di vittime degli attentati hanno invece deciso di non presentarsi per protesta: come ha fatto sapere il giornalista Jean Marie Peretti, padre di una giovane di 33 anni morta al Bataclan e membro del Consiglio di amministrazione di Reporters sans Frontieres, il governo francese non avrebbe fatto niente “di concreto” dopo l’attacco alla redazione di Charlie Hebdo costata la vita a dodici persone. Per lo stesso motivo non sarà presente Emanuelle Prevost, che al Bataclan ha perso invece il fratello di 29 anni. 

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