Secondo i medici dell’ospedale inglese dove madre e figlia si trovavano ricoverate dopo un parto cesareo, sarebbe stato meglio staccare il macchinario che teneva in vita la neonata. Anzi lo avevano suggerito per ben due volte: le sue condizioni non le permetteranno una vita dignitosa, come minimo rimarrà paralizzata. Invece oggi Faith (un nome che è tutto un programma) ha tre anni e benché sia paralizzata sul lato destro del corpo, ha cominciato a camminare da sola. Insomma sta bene. La piccola era nata nel dicembre 2012 a sole 25 settimane di gravidanza; al momento della nascita era minuscola, pesava pochissimo e le era stata diagnosticata una emorragia intraventricolare al livello più alto il quarto tanto da perdere il 60% delle funzioni del lato sinistro del cervello. I medici dicono ai genitori di staccare il macchinario che l’aiuta a vivere dando loro qualche ora per decidere. La coppia aveva già perso un figlio nella precedente gravidanza e la loro riposta è: no, vogliamo che viva. I medici riprovano una seconda volta: “Ne siete sicuri? Ci costerà un sacco di soldi tenerla attaccata al macchinario”. “La vita di nostra figlia vale più dei soldi” dicono. Dopo alcune settimane Faith può andare a casa. Avrebbe dovuto rimanere attaccata alla macchina dell’ossigeno per almeno i primi quattro anni di vita, ma invece dopo poche settimane respira da sola. E adesso nonostante la parziale paralisi, cammina anche. E sta bene. D’altro canto il nome della piccola, Faith, era già un programma…