Un brutto scherzo, quantomeno meritato, ma anche motivato dall’intenzione di mettere in chiaro le differenze di intendere l’Islam. Un video diffuso online dai combattenti del Fronte del Levante, uno dei tanti gruppi ribelli che combatte il regime di Assad, mostra diversi miliziani presi prigionieri dell’Isis allineati in ginocchio pronti per essere giustiziati. Il video ripete i cliché dell’esecuzioni dello stato islamico: i prigionieri indossano tute arancioni e dietro di loro delle persone in divisa militare con il volto mascherato impugnano pistole puntate direttamente alla testa dei prigionieri. Sembra dunque che si stia per assistere alla loro esecuzione quando una scritta appare sullo schermo: i musulmani non sono criminali. A quel punto i prigionieri vengono fatti alzare e portati in carcere invece di essere uccisi. Gli esperti sostengono che cosa sia poi successo ai prigionieri è tutto da verificare. Il gruppo che consiste di circa 2500 combattenti impone anche lui la sharia nei territori occupati e il leader è membro di un gruppo radicale islamico, Ahrar al-Sham, con il quale gli Stati Uniti rifiutano di avere rapporti.