Nuova proposta di legge della Danimarca potrebbe rendere ancora più dura la vita dei migranti. La Danimarca infatti, non nuova a iniziative che dimostrerebbero una certa avversione per il fenomeno dei migranti, sta discutendo su una proposta che, come si legge sul Washington Post, presto dovrebbe diventare norma di legge. Una norma che suona ancora più sinistra dell’annuncio pubblicato non molto tempo fa sui giornali libanesi, dove invitavano i migranti a “non venire in Danimarca”. La legge in questione, che dovrebbe essere approvata nel mese di gennaio, darà alla polizia del paese in questione il potere di perquisire i migranti in arrivo e qualora fossero rinvenuti soldi e oggetti preziosi, questi verrebbero direttamente confiscati come copertura per fantomatiche spese sostenute durante il loro soggiorno sul suolo danese. La proposta è ufficiale e presto sarà votata, tanto che, Inger Stoejberg, ministro per l’integrazione danese, ha dichiarato al Washington Post: “La legge presentata il 10 dicembre 2015 dà alle autorità danesi il potere di perquisire vestiti e bagagli dei richiedenti asilo e di altri migranti senza il permesso di stare in Danimarca anche con l’obiettivo di trovare beni che possono coprire le spese». Con dubbia magnanimità il ministro ha poi aggiunto: “la nuova norma si applica solo ai beni di valore considerevole, i migranti potranno tenere quei beni che sono necessari a mantenere uno standard di vita modesto, come orologi o telefoni, o che hanno un valore personale e affettivo”. Che dire, un senso dell’ospitalità commovente,  da far invidia ai periodi più bui della nostra storia recente.



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