Sapevano bene che non sarebbe sopravvissuto che pochissimo tempo eppure una coppia inglese ha rifiutato l’invito dei medici di abortire. Emma Lee, 32 anni, e il marito Drew, 51 anni, hanno voluto che la gravidanza andasse a termine e hanno cullato la loro piccola bambina per quei 72 minuti che ha vissuto insieme al gemellino che invece è sopravvissuto. Alla tredicesima settimana di gravidanza i medici avevano individuato seri problemi nella bambina, anencefalia, cioè l’impossibilità che cervello e cranio potessero svilupparsi. All’offerta dei dottori di abortire hanno detto no: doneremo i suoi organi, hanno risposto. Grazie al loro gesto i reni della piccola saranno usati per una persona adulta che necessita del trapianto mentre le sue cellule del fegato aiuteranno i pazienti in attesa di un trapianto di fegato. “Ha vissuto poche ore” ha detto la madre “e ha potuto fare tutte queste cose così belle, siamo orgogliosi che abbia fatto tanto nella sua brevissima vita”. Per lei era stato deciso un nome significativo: Hope, speranza. “Era una bambina meravigliosa seppur così malata, per noi lei adesso sarà sempre il nostro piccolo eroe”. Baby Hope è adesso la più piccola creatura umana che abbia donato organi nella storia inglese.