Un caso internazionale che ha assunto i contorni di una farsa con un retroscena inquietante: la bomba sul volo Air France diretto a Parigi e salpato nella notte di ieri dalla Mauritius è falso, nel senso che è un marchingegno risultato fasullo e costruito senza materiale esplosivo. Il volo, dopo la scoperta di un passeggero dell’oggetto misterioso in un bagno, ha fatto atterraggio d’emergenza in Kenya a Mombasa dove sono in corso per tutta la giornata di oggi. Il risultato è molto duro: ci sono sei arresti che sono state fermate e interrogate che avrebbero portato le varie componenti del finto ordigno sul volo e costruito solo una volta decollati. Il commento dell’ad di Air France è molto irritato, con queste altre parole arrivate dalle agenzie dopo quelle già riportate qualche riga più sotto. «Non è una sciocchezza, è comunque un atto molto aggressivo nei nostri confronti, un atto inaccettabile, se voleva essere uno scherzo è davvero di cattivo gusto». Non si può certo dargli torto.



Un mistero totale attorno al volo di Air France che ieri notte ha visto un allarme bomba nella tratta dalle Mauritius fino a Parigi, con l’allerta che ha costretto all’atterraggio di emergenza all’aeroporto di Mombasa in Kenya. Dopo le prime ricostruzioni sembrava fosse stata trovata in una toilette una bomba pronta ad esplodere sul volo con il successivo allarme terrorismo che era ritornato altissimo per via anche della destinazione di quella tratta e il tipo di velivolo, totalmente francesi. Invece nel corso della giornata sono arrivate altri ricostruzioni più complete che hanno ristabilito, per ora, la verità dei fatti: la Kenya Airports Autohority ha modificato il proprio annuncio iniziale che parlava di bomba, con «un oggetto sospetto è stato ritrovato a bordo dopo l’atterraggio di emergenza del volo Air France da Mauritius a Parigi». Anche France.Info riporta la notizie di un falso ordigno a bordo, ritrovato in una toilette: si tratterebbe di un marchingegno simile ad una bomba ma senza esplosivo. Ora resta da capire cosa e chi hanno portato il finto ordigno a bordo, con che motivazioni e con quanta gente coinvolta: l’ad della Compagnia, Frederic Gagey, ha detto in una nota che l’oggetto trovato sul volo «non conteneva esplosivo ma era fatto con un foglio di cartone e un timer digitale, come quelli che si usano in cucina, attaccato sopra con un nastro adesivo». Il tutto sarebbe stato portato a bordo da due persone della stessa famiglia con vari sacchettini che contenevano i materiali.

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