Il settimanale americano Newsweek ha pubblicato sulla copertina dell’ultimo numero la fotografia di un feto, sotto al titolo di “Le guerre americane sull’aborto”, articolo che descrive gli scontri sempre in atto tra abortisti e anti abortisti. Per la giornalista Sandy Doyle della rivista Elle quella foto in copertina è risultata però scioccante, come ha scritto in un articolo, perché “troppo simile a un bambino”. La giornalista insinua che si tratti di una immagine creata al computer perché, dice, non le risulta che i feti dopoché settimane siano “così carini” e “così simili a un bambino vero”. La sua reazione è quella tipica di tanti abortisti che sostengono che il feto espulso con l’interruzione di gravidanza non sia un bambino ma solo un insieme di cellule e che Newsweek andrebbe dunque censurata per “il tentativo di impressionare le donne che vogliono abortire”. Forma o no, si tratta di vite umane sin dal primo istante del concepimento, ma agli abortisti piace pensare il contrario per giustificare le stragi di esseri innocenti. Il feto rappresentato ha circa dodici settimane di vita, in tempo dunque per la legge americana ad essere abortito.



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