Nel suo annuale messaggio alla nazione il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha cominciato partendo dalla recente strage di San Bernardino, evento che ha aperto scenari inquietanti per gli Stati Uniti. Lo ha dichiarato un atto di terrorismo anche se ha detto non ci siano elementi per supporre che la strage facesse parte di un piano internazionale ideato dall’Isis. Fatto che si collega alla battaglia contro le armi condotta da tempo da Obama: “Bisogna rendere più difficile per la gente comprare potenti armi d’assalto come quelle usate nell’attacco in California” chiedendo che la stessa lista nera di chi non può salire su un aereo sia usata anche dai venditori di armi impedendo a costoro di acquistarle. Ha poi sottolineato che il suo paese non ha intenzione di “essere trascinato in una guerra lunga e costosa in Siria e in Iraq come vorrebbe l’Isis”, dichiarando fede nei valori americani: “Il nostro successo non dipenderà dall’abbandonare i nostri valori. Prevarremo se saremo forti e intelligenti. Noi crediamo nella dignità umana. Non importa chi sei, da dove vieni, come appari o quale religione pratichi. Tutti sono uguali davanti agli occhi di Dio e davanti agli occhi della legge”. Aggiungendo: “Sono fiducioso, noi siamo dalla parte giusta della storia”. Ma ha assicurato agli americani maggiori misure di sicurezza nella lotta al terrorismo: strumenti tecnologici adatti con l’aiuto degli esperti della Silicon Valley. Ha poi rilanciato i rapporti con la Russia dichiarando che la comunità internazionale ha “iniziato a stabilire un processo comune”. 



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