Stress, stanchezza, in una parola i giornalisti di Charlie Hebdo sono ancora troppo scossi emotivamente per poter riprendere il lavoro. Dopo l’uscita, una settimana dopo la strage, del numero che vendette milioni di copie in tutto il mondo, segnando anche la volontà di non fermarsi davanti alla follia assassina dei terroristi islamici, Charlie Hebdo adesso annuncia invece lo stop alle pubblicazioni. Lo ha annunciato la responsabile della comunicazione Annie Hommel: “Nessuna rinuncia o arretramento davanti alle minacce islamiste ma un semplice problema di stress e stanchezza della redazione”. In realtà già nella conferenza stampa subito dopo la strage si era detto che il giornale avrebbe sospeso la pubblicazione fino al mese di febbraio, adesso invece si rimanda a data da destinarsi. Il gruppo di giornalisti non si sente in sostanza in grado di tornare al lavoro, hanno bisogno di una pausa di riposo.