L’Isis ha decapitato il reporter nipponico Kenji Goto e il video è stato diffuso su Twitter. Ne parla il “Site”, il sito di monitoraggio del jihadismo. Non ce l’ha fatta il giornalista che era andato a salvare un altro ostaggio, ucciso a sua volta il 25 gennaio, ovvero Haruna Yukawa. Non si sa nulla invece del pilota giordano ostaggio dei jihadisti, Muaz Kassasbe. “Voi giapponesi, come i vostri stupidi alleati nella coalizione satanica, dovete ancora capire che noi, per grazia di Allah, siamo un califfato islamico con autorità e potere, un intero esercito assetato del vostro sangue”. “Abe – afferma il jihadista John rivolgendosi al primo ministro giapponese, mentre con il coltello è sopra l’ostaggio inginocchiato che è ancora in vita – data la tua spericolata decisione di partecipare ad una guerra che non potete vincere, questo coltello non solo sgozzerà Kenji, ma continuerà la sua opera e causerà carneficine ovunque la vostra gente si troverà. L’incubo per il Giappone è incominciato”. Inizialmente per la liberazione dei due ostaggi era stato chiesto un riscatto di 200 milioni di dollari, poi in cambio della loro liberazione i jihadisti avevano chiesto il rilascio della terrorista irachena Sajida Rishawi in carcere in Giordania. Amman, che aveva dato la sua disponibilità, aveva chiesto anche il rilascio del pilota. Ed è indignazione in Giappone per questo “deplorevole atto terroristico”, che annuncia tolleranza zero contro il terrorismo e che collaborerà con la comunità internazionale. Così ha detto il premier Shinzo Abe. “Gli Stati Uniti condannano la brutale uccisione del giapponese Kenji Goto”. Lo ha dichiarato il presidente americano, Barack Obama. Intanto il nuovo video non contiene nessuna informazione riguardante il pilota giordano, anche se su Twitter circolavano notizie sulla sua uccisione, ma si tratta di voci non confermate. (Serena Marotta)