Due attentati terroristici nel giro di poche ore a Copenaghen: uno durante un convegno in ricordo della strage al giornale satirico francese Charlie Hebdo in cui è rimasto morto un uomo e ci sono stati tre poliziotti feriti, l’altro si è consumato nella notte, nei pressi di una sinagoga, dove ci sono state ancora vittime: un morto e due feriti. Fermato forse l’attentatore: la polizia lo ha ucciso mentre, armato, avanzava verso di loro. L’uomo era già noto alle forze di polizia e all’intelligence della Danimarca e proveniva dalla capitale. È nota la sua identità, ma non può essere ancora rivelata perché c’è l’indagine in corso. Prima la raffica di spari nel pomeriggio al Krudttøenden café, dove con ogni probabilità l’obiettivo del presunto terrorista islamico era il disegnatore Lars Vilks, quindi nella notte la sinagoga Krystalgade, nel centro della capitale. Ancora colpi di arma da fuoco, verso l’una di notte, forse provenienti da fucili automatici. L’attentatore ha sparato dopo essere sceso da un’auto: ha sparato alla testa ad una persona, mentre ha ferito due poliziotti, una ad una gamba, l’altro al braccio. Quindi la fuga a piedi. L’uomo morto è Dan Uzan, di 37 anni, membro della comunità e guardiano dell’edificio dove era in corso una funzione religiosa. Mentre l’uomo ucciso alla caffetteria è il regista danese Finn Norgaard, 55 anni. È allerta anche in Germania, dove – dopo una soffiata su un possibile attacco islamista – è stata annullata una parata di Carnevale nella città settentrionale di Braunschweig. Si tratta di una grande parata dove erano previste 250mila persone e dove avrebbero dovuto sfilare un centinaio di carri.
E’ stato diffuso l’audio della sparatoria avvenuta sabato pomeriggio a Copenhagen durante un convegno organizzato in ricordo della strage alla redazione di Charlie Hebdo. Nella registrazione, ottenuta in esclusiva dalla BBC, si sente una donna parlare all’interno del locale della capitale danese, il Krudttøenden, quando dopo pochi secondi entra l’attentatore che inizia ad aprire il fuoco sparando decine di colpi. Il tragico bilancio sarà di un morto e tre poliziotti feriti. All’incontro hanno partecipato anche l’ambasciatore di Francia in Danimarca e il vignettista svedese Lars Vilks, considerato l’obiettivo principale dell’assalto a causa delle sue caricature anti-Islam.
Ancora un atto terroristico ha colpito il cuore dell’Europa, dopo la Francia, è stata la volta della Danimarca. Vittime dell’attentato di matrice islamica le persone che stavano partecipando ad un convegno su arte, blasfemia e librtà di espressione, in un caffè di Copenaghen, il Krudttøenden. Il bilancio è di un morto e tre poliziotti feriti, ma non in pericolo di vita. Il bersaglio dell’attentatore era il vignettista svedese Lars Vilks, proprio per le sue caricature antiIslam, con lui all’incontro c’era l’ambasciatore di Francia in Danimarca. Tutto è avvenuto intorno alle 16, quando c’era in corso il dibattito in ricordo della strage al giornale satirico francesce “Charlie Hebdo”, interrotto da una raffica di proiettili provenienti dalle finestre del locale. Nell’attacco è morto un 40enne, come ha confermato la polizia danese. L’attentatore è poi fuggito a bordo di una Polo Volkswagen nera, che è stata ritrovata dalla polizia. Si tratterebbe di un giovane dai “tratti arabi” tra i 25 e i 30 anni, alto circa un metro e 85 centimetri. Su Twitter gli investigatori hanno postato la foto del presunto killer, cercando il contributo della gente per individuarlo, l’invito è quello di chiamare il numero d’emergenza 114. “Una situazione surreale, mi sembrava di stare in un film – ha raccontato Niels Ivar Larsen, uno dei presenti e relatore della manifestazione, alla tv danese “TV2 Channel” – ho sentito i colpi delle armi automatiche, la polizia che ha risposto agli spari, le grida. Mi sono riparato dietro al bancone del bar e ho aspettato che finisse tutto”. “Le guardie di sicurezza hanno gridato tutti fuori, e siamo stati mandati via dalla stanza. Hanno cercato di entrare sparando nella sala della conferenza. Ho visto uno di loro correre, indossando una maschera. Non c’era modo di mettere a fuoco il volto. Non sono neanche sicura che fossero uno o due”, ha detto Helle Merete Brix, organizzatrice dell’evento. “Ero arrivata – dice Inna Shevchenko, attivista Femen in diretta attraverso Twitter – al punto del mio intervento in cui stavo dicendo che spesso abbiamo l’illusione di avere libertà di parola in Europa. Poi abbiamo sentito gli spari”. Messaggi di solidarietà al Paese sono arrivati dal presidente francese François Hollande, che ha annunciato la partenza per Copenaghen del ministro dell’Interno Bernard Cazeneuve. Mentre la Commissione Ue e Alto rappresentante Federica Mogherini hanno diramato una nota: “L’Europa non sarà intimidita”. Solidarietà alla Danimarca arriva anche da parte del presidente del Consiglio italiano, Matteo Renzi: “Desidero esprimere a Helle Thorning-Schmidt la totale solidarietà dell’Italia e del governo per l’attentato di oggi a Copenhagen. Facciamo nostri il dolore e la forza della Danimarca di fronte alla minaccia della violenza e dell’odio” e dal premier britannico David Cameron. (Serena Marotta)