Colpevole di discriminazione e condannata a pagare una multa di duemila dollari (più un ironico dollaro di spese legali) per essersi rifiutata di fare un servizio floreale a un matrimonio gay. E’ quello che è successo a Barronelle Stutzman, una fiorista americana, che per motivi religiosi ha rifiutato di prestare il suo servizio professionale a una coppia gay che deve sposarsi. La donna però, 70 anni di età, si rifiuta di pagare la multa e ha intenzione adesso di fare ricorso. Secondo la Corte superiore dello stato di Washington, la Stutzman ha “violato la legge contro la discriminazione e l’atto di protezione dei consumatori vigenti”. Lo stato ha quindi offerto un accordo quantificando in duemila dollari la cifra da pagare per chiudere il caso, offerta che la fiorista ha respinto. A questo punto il procuratore generale dello stato ha fatto sapere che continuerà a perseguire la donna nei termini di legge il che significa anche la sospensione della sua licenza di commercio a meno che lei accetti di prestare il suo servizio di fiorista a ogni tipo di matrimonio, incluso quello fra coppie dello stesso sesso. Il caso va avanti ormai da due anni. In una lettera aperta resa nota dal sito the blaze.com, la donna sottolinea come “l’offerta rivela che in realtà lo stato non comprende i motivi della mia scelta di rifiutare di pagare. Si tratta di libertà, non di soldi. Certamente non apprezzo l’idea di perdere la mia azienda, la mia casa, e tutto ciò che la vostra querela minaccia di prendere dalla mia famiglia, ma la mia libertà di onorare Dio nel fare quello che faccio è più importante”.